OSPITALITÁ SOLIDALE MILANO
In arabo, Dar significa casa. Ed è anche l’acronimo di Diritto a Restare, cioè il nome della Cooperativa Sociale e Solidale che si occupa, insieme all’Arci Milano, del bando “Cercasi Abitanti”, una open call destinata ai ragazzi tra i 18 e i 30 anni che vivono una condizione di precarietà lavorativa ed emergenza abitativa.
Tra le parole chiave della call: solidarietà, integrazione, sostegno abitativo, condivisione, buone pratiche di gestione della città. Non è mero assistenzialismo, è un progetto a tutto tondo che si inserisce a pieno titolo nelle sperimentazioni più all’avanguardia dei condomini e dei quartieri solidali in cui lo sharing e la cooperazione si fanno antidoto a una vita sempre più atomizzata che rescinde tutti i tipi di relazioni tra le persone. Invece il progetto punta proprio sul concetto di ospitalità.
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OSPITALITÁ SOLIDALE A CHI É RIVOLTO
L’idea nasce già in questa ottica, quando, nel 2006,la cooperativa sociale di educatori e psicologi “Comunità Progetto”, pensa a un modello di riqualificazione del quartiere milanese di Baggio non volendo solo rispondere all’emergenza abitativa ma dare un vero e proprio modello alternativo di vita nella città e nel quartiere.Lo chiamano “progetto di coesione sociale”.Da allora, fanno rete con la comunità DAR Casa, e con il pieno sostegno del comune di Milano ed il partenariato con Arci Milano (da sempre attenta alla solidarietà) prosegue la felice iniziativa, che ha anche una connotazione di recupero di immobili sfitti.
I 24 alloggi di via Demonte oggetto della call, infatti, sono ex alloggi ALER sotto soglia, cioè di metratura inferiore ai requisiti per l’inserimento nelle graduatorie di edilizia popolare. .
Gli alloggi, chiavi in mano e ristrutturati con fondi del Ministero della Gioventù, saranno assegnati a canone calmierato a 300 euro a giovani studenti, lavoratori, precari o inquadrati in forme di contratto atipiche di età compresa tra i 18 e i 30 anni, con indicatore di reddito inferiore ai 1500 euro mensili. E un altro requisito fondamentale: la disponibilità ad impegnare 10 ore al mese del proprio tempo in progetti che rendano migliore il tessuto sociale del quartiere. Per ora le assegnazioni di Ospitalità Solidale si trovano nelle zone di via del Turchino e Ca’ Granda, e tra i progetti territoriali attivati, assistenza agli anziani soli, servizio doposcuola per bambini e ragazzi, cineforum e banco alimentare, in cui si combatte lo spreco del cibo invenduto del mercato rionale.
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OSPITALITÁ SOLIDALE COME PARTECIPARE
Con una semplice ricerca è possibile trovare il bando della call per abitanti solidali, oppure si può recuperare sul sito dell’Arci Milano o tramite la pagina FB dedicata al bando.
Gli unici requisiti, come detto in precedenza, sono l’età compresa tra i 18 e i 30 anni ed un reddito mensile inferiore ai 1500 euro. Studenti o lavoratori, purché precari: dal bando sono esclusi i lavoratori inquadrati con contratto a tempo indeterminato.
Ma c’è dell’altro: è importante avere voglia di creare e attivare un senso di comunità, donare dieci ore al mese del proprio tempo alla creazione di connessioni tra le persone, pratiche virtuose di riqualifica anche e soprattutto sociale delle zone in cui si abita.
Perché le case e i quartieri del futuro, per sconfiggere la solitudine e la precarietà dell’esistenza, si fanno vissuti e non solo abitati, con un occhio all’integrazione, al non sprecare, al vivere civile, al senso del collettivo.
(L’immagine in evidenza è tratta dalla pagina Facebook di Ospitalità Solidale)
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