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OSSALIDE
Il genere dell’ossalide e comprende ben 800 specie secondo alcune classificazioni. Comprende piante cosmopolite, infestanti degli orti e dei cigli di strada, o con radici commestibili. Tra queste la più popolare è Ossalide inops, generosa ovunque non ci sia tempo per la manutenzione e per l’annaffiatura. Ha minuscoli bulbi che danno vita ad ampi e soffici cuscini verdi sovrastati da fiori rosa brillante. Poiché tende a diventare infestante, va usata con una certa cautela.
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COME SI COLTIVA
La pianta, che appartiene al gruppo delle angiosperme, porta questo nome per la forte presenza di acido ossalico, per il quale ha un sapore acidulo. In alcuni paesi dove l’ossalide è molto diffusa, come il Brasile e il Messico, e cresce spontaneamente; in Italia si trova spesso nei boschi fino a 2mila metri di altezza e nelle zone umide. Vinee coltivata, in particolare, per adornare i giardini.
ESPOSIZIONE E CLIMA
L’ossalide si adatta a qualsiasi clima, purché goda di sole o di mezz’ombra chiara. La pianta è piccola ed esile, tra i 15 e i 20 centimetri, le foglie sono molto belle per la loro caratteristica forma di cuore, e i fiori sono bianchi, rosa, giallo e rosso.
TERRENO E CURE COLTURALI
Cresce su qualsiasi tipo di terreno, meglio però se ben drenato e fertile. Non richiede molte cure, ma soltanto di essere ripulita in autunno del fogliame secco. Oltre che per i giardini, l’ossalide si presta molto bene per le bordure delle aiuole.
IRRIGAZIONE
Da marzo a ottobre annaffiare regolarmente, senza eccedere; in luglio-agosto può essere necessario annaffiare spesso, mentre nei restanti mesi può bastare un’annaffiatura settimanale.
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SEMINA E FIORITURA
La piantagione dei bulbi si effettua nei mesi di marzo-aprile e l’epoca di fioritura va da maggio ad ottobre. .
PROBLEMI E RIMEDI
L’ossalide generalmente non viene attaccata da parassiti o malattie, ma annaffiature eccessive possono favorire il marciume radicale. Talvolta i germogli e i fiori possono venire rovinati dagli afidi. Diradare le annaffiature nel primo caso e usare prodotti specifici nel secondo.
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