Il tabù del cellulare e dello smartphone a scuola sta crollando ovunque nel mondo. Lentamente si sta facendo strada, anche per le pressioni di associazioni di genitori che chiedono ai dirigenti scolastici di intervenire con provvedimenti restrittivi, l’idea che questi apparati elettronici, utilizzati in modo compulsivo, creino molti danni agli studenti. E non solo per quanto riguarda la caduta dell’attenzione durante le lezioni e nei momenti più delicati per l’apprendimento. Secondo un’indagine Ocse Pisa (Programma per la valutazione internazionale dello studente) del 2022, l’uso compulsivo delle tecnologie abbassa il rendimento scolastico degli alunni. Ma c’è anche un altro danno, e di lungo periodo: i dispositivi elettronici isolano i ragazzi, e riducono le opportunità di creare nuove relazioni e consolidare quelle già esistenti. Eppure la scuola serve anche a questo: creare amicizie e rapporti che poi dureranno per tutta la vita.
Al momento i paesi dove cellulare e smartphone vengono vietati a scuola, sono:
- Cina
- Francia
- Nuova Zelanda
- Finlandia
- Svezia
- Paesi Bassi
- Gran Bretagna (anche se decidono i presidi)
- Belgio
- Alcuni stati americani
Il meccanismo del divieto più efficace è analogo nei diversi paesi. Gli alunni depositano il cellulare e lo smartphone in appositi armadietti all’ingresso a scuola, e li ritirano al termine delle lezioni quando vanno a casa.
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