Palermo, la Provincia ha pagato per anni l’affitto per una scuola senza studenti

L’ente, diventato oggi Città metropolitana, ha continuato a versare il canone a una società di costruzioni nonostante l’edificio sia stato dismesso nel 2012. Secondo la Corte dei conti sono stati pagati inutilmente circa 150mila euro

PALERMO AFFITTO SCUOLA SENZA STUDENTI

Soldi pubblici per pagare una scuola che non aveva studenti almeno da cinque anni. È successo a Bagheria, dove la Provincia, oggi Città metropolitana di Palermo, ha continuato a versare il canone di affitto a una società di costruzioni, proprietaria dello stabile, nonostante l’istituto fosse stato chiuso dal 2012. La cifra sprecata, secondo la Corte dei conti, ammonta a circa 150mila euro.

PALERMO AFFITTO SCUOLA SENZA STUDENTI

Le origini di questo spreco risalgono al 1993, quando la Provincia firma un contratto per l’affitto di due stabili a Bagheria in via Città di Palermo da far diventare delle scuole. Il primo plesso diventa un liceo scientifico, il secondo un liceo artistico. Nel 2012 quest’ultimo chiude i battenti ma la Provincia continua a pagare regolarmente il canone alla società “F.lli Gargano Giuseppe ed Antonio s. d. f“, nonostante lo stabile non venga più utilizzato. Lo scorso agosto per questa vicenda è arrivata una sentenza di condanna risarcitoria in primo grado per tre ex dirigenti.

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SPRECO PROVINCIA PALERMO

Ma gli sprechi non finiscono qua. Nel 2014 il governo nazionale ha approvato una legge che consente agli enti pubblici di ridurre il canone di affitto a privati del 15 per cento. Una norma che ha consentito a diverse amministrazioni locali di risparmiare una grande quantità di soldi pubblici. Ipotesi che, però, non deve aver attirato l’attenzione dei dirigenti della Provincia di Palermo che non hanno rivisto nemmeno uno dei canoni in essere con un mancato risparmio che, secondo Repubblica, si aggira intorno ai nove milioni di euro. Queste criticità sono emerse durante il mandato del sindaco Leoluca Orlando, a capo della Città metropolitana, che negli scorsi mesi ha chiesto ai dirigenti di chiudere il rubinetto degli affitti ai privati, provando così per la prima volta a rompere il monopolio di alcune famiglie di costruttori. Vedremo se dopo la fase di denuncia, l’amministrazione sarà in grado di debellare questa enorme sorgente di sprechi.

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