L’unica buona notizia, per il momento, è la diminuzione delle emissioni di CO2 in seguito ai continui, e anche parziali, lockdown. La media per il 2020 è attorno al 7 per cento, una percentuale di decrescita mai vista dai tempi della Seconda guerra mondiale, e per il 2021 si potrebbe registrare una diminuzione altrettanto sensibile.
PANDEMIA E DANNI AMBIENTALI
Per il resto la pandemia sta presentando un conto molto salato in termini di danni ambientali e lotta contro l’emergenza climatica. La plastica che doveva quasi scomparire in una serie di prodotti, a partire dal catalogo dell’usa-e-getta, sta tornando prepotentemente al centro del campo. È l’effetto del boom del packaging il cui mercato sale dai 909 miliardi di dollari del 2019 agli oltre 1.000 miliardi di dollari del 2021.
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IMPATTO DELLA PANDEMIA SULL’AMBIENTE
Aumentano le confezioni, e la plastica, per i prodotti di asporto, le spedizioni delle vendite online, ma anche per la produzione e lo smaltimento di fiale, siringhe e materiale sanitario. Una tendenza che difficilmente si fermerà, e anzi potrebbe aumentare considerando che ormai il nostro stile di vita sta diventando sempre più casalingo.
A fare crescere il rischio inquinamento ci pensano poi le mascherine e i guanti. Il consumo mensile nel mondo è di 129 miliardi di mascherine e 65 miliardi di guanti, in Italia siamo a un miliardo di mascherine e 500 milioni di guanti (dati che arrivano da uno studio pubblicato su Environmental Science & Technology. Cifre enormi, e infatti vediamo spesso sui marciapiedi, nelle strade, nei giardini, mascherine e guanti gettati a terra come i famosi e nocivi mozziconi di sigarette.
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DANNI ALL’AMBIENTE CAUSATI DAL CORONAVIRUS
Qui più che chiedere aiuto alle autorità pubbliche, dovremmo dare un nostro piccolo contributo anti-spreco di cittadini. Semplicissimo: basterebbe smaltire in modo corretto sia le mascherine sia i guanti. Cosa non complicata, visto che si tratta di infilare le mascherine nel secchio della raccolta indifferenziata. Al contrario, secondo i calcoli del Wwf, se soltanto l’1 per cento delle mascherine non viene ben smaltito, qualcosa come 480 tonnellate di plastica si disperdono nell’ambiente nel corso di un solo anno.
Infine c’è da tenere presente la forza della plastica per la diffusione del virus. Diversi studi, ancora alla fase preliminare, dimostrano che il virus responsabile del Covid-19 rimane vivo sulla plastica fino a 72 ore. Un motivo in più per fare uno smaltimento dei rifiuti molto corretto.
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