Fotovoltaico da balcone: quanto costa e quanto si risparmia

Al massimo 2.000 euro di spesa. Poi ci sono le detrazioni fiscali che possono arrivare fino al 50 per cento. Come riconoscere i migliori modelli

fotovoltaico da balcone
Un fotovoltaico da balcone non è un vero e proprio impianto, capace di darvi l’autosufficienza energetica. Ma in compenso, a fronte di costi molto ragionevoli, e di un rendimento che si aggira tra i 135 e i 180 Wh, vi regala molti vantaggi. Da non sprecare.

E’ un ottimo aiuto per rendere sempre più efficienti i consumi domestici, specie quelli degli elettrodomestici; non presenta particolari problemi di ingombro e di installazione; si può orientare sulla base della direzione dei raggi solari e può essere spostato da un balcone all’altro; non ha bisogno di autorizzazioni amministrative. E’ una preziosa fonte di energia in caso di improvvisi e imprevisti blackout.

La domanda di energia dei nuclei familiari italiani cresce anno dopo anno, diventa allora decisivo capire come risparmiare in bolletta, cercando di utilizzare le nuove tecnologie disponibili. In contesti abitativi che, nel nostro Paese, sono tipicamente multifamiliari. Del resto, forzando ma non troppo un noto adagio, gli italiani sono popolo di poeti, santi, navigatori e …condòmini.

fotovoltaico

Quanto si risparmia

Come sfruttare dunque al meglio il proprio balconcino per migliorare l’approvvigionamento energetico privato senza incorrere in frustranti limitazioni condominiali? Scegliete un piccolo pannello, che non sia eccessivamente ingombrante da un punto di vista estetico, ma capace comunque di generare fino a 400 kWh all’anno. In questo modo, considerando che si tratta di un pannello la cui vita si aggira attorno ai 20-25 anni, avrete generato un risparmio medio sulla bolletta del 20-25 per cento. Un ottimo risultato in un’epoca di bollette molto care.

Con un semplice pannello fotovoltaico di piccole dimensioni, plug&play (come amano definirlo gli anglofoni) vale a dire “connetti e utilizza”. Sì, perché basterà collegarlo alla rete domestica per usufruire di una potenza aggiuntiva in grado di arrivare a 1 kWp.

A patto però che, prima di metterlo in funzione, si richieda al proprio fornitore di abilitare il contatore di casa alla “bi-direzionalità”, in maniera tale che la produzione di energia del pannello non sia cumulata in bolletta a quella già erogata dal fornitore.

Il funzionamento del mini-impianto è quello classico dei pannelli solari: i fotoni di luce colpiscono le celle fotovoltaiche in silicio che compongono il pannello. Si genera così una reazione fisica in grado di produrre energia in corrente continua. Attraverso l’inverter, di cui il mini-dispositivo è dotato, la corrente continua viene convertita in corrente alternata, quella comunemente utilizzata negli edifici domestici e industriali.

L’inclinazione dei pannelli solari di un impianto fotovoltaico da balcone, generalmente, si assesta tra i 20 e i 30 gradi. Ma può cambiare in base a due variabili: la stagione dell’anno e l’area geografica dove l’impianto è stato installato. In estate, per sfruttare al massimo la luce, l’inclinazione scende a 20 gradi, mentre in inverno può salire anche a 60 gradi. Nelle regioni meridionali l’inclinazione tende più verso i 20 gradi, nelle regioni del Nord invece verso i 40 gradi.

Vantaggi

Per ottimizzare l’impatto della luce solare, il pannello dovrà naturalmente essere orientato a sud, verificandone l’inclinazione ottimale, attraverso l’ausilio di un tecnico specializzato che le imprese produttrici mettono a disposizione.

È utile chiarire da subito un concetto fondamentale: il piccolo pannello non riuscirà a coprire il fabbisogno giornaliero di energia di un appartamento abitato da un nucleo familiare, ma rappresenterà un prezioso dispositivo di generazione e accumulo.

Ormai quasi tutti i modelli presenti sul mercato sono dotati di un supporto su quattro ruote che garantisce una comoda mobilità, con possibilità di spostamento a seconda delle specifiche esigenze.

Costi

Inoltre, ogni mini-impianto ha a disposizione delle batterie che consentono di utilizzare l’energia prodotta anche “in differita” (ad esempio nelle ore serali, in cui i consumi energetici domestici raggiungono generalmente il loro picco).

Un altro aspetto particolarmente impattante e interessante è rappresentato dal prezzo dell’impianto, che generalmente non supera i 2.000 euro. Con una cifra ragionevole quindi una famiglia potrà compiere un investimento utile a contribuire al soddisfacimento dei propri consumi. Case sempre più smart hanno bisogno di energia per garantire la connessione simultanea di dispositivi che interagiscono.

Sulla base delle diverse tipologie di impianto di fotovoltaico da balcone, i costi medi sono i seguenti:
  • Impianti Plug & Play da 300W: Questi sistemi, facili da installare, hanno un costo che parte da circa 600 € e può arrivare fino a 900 €.
  • Impianti da 600W: Questi impianti, che offrono una maggiore potenza, hanno un costo che parte da 800 € e può arrivare fino a 1.200 €.
  • Impianti da 800W con accumulo: Questi sistemi, che includono batterie per l’accumulo dell’energia, hanno un costo che può variare tra 1.000 € e 1.400 €.

Detrazioni fiscali

A beneficiare di questa tecnologia di supporto sarà, come detto, anche la bolletta, alleggerita dai costi per l’energia “surrogata” dal mini-impianto fotovoltaico (ricordando sempre la premilinare richiesta di bi-direzionalità). In più si potrà godere di detrazioni fiscali pari al 50% della spesa sostenuta, da far valere al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi.

Infine, possedere un pannello mobile vuol dire avere a disposizione un generatore di corrente elettrica impiegabile anche in vacanza. Facile da trasportare, il mini-impianto può infatti risultare utilissimo in campeggio e persino in barca. Per essere “sostenibili” anche fuori porta, dimenticando il tradizionale gruppo elettrogeno.

Pannelli per le ringhiere

Oltre agli impianti mobili in senso stretto, in commercio sono rinvenibili diverse varietà di pannelli “a fioriera”, che possono essere appesi alle ringhiere, eliminando quindi l’ingombro sulla superficie calpestabile. Una soluzione questa, però, non sempre percorribile perché molto dipende dalla collocazione del balcone rispetto alla luce solare.

Permessi

Il fotovoltaico da balcone presenta, tra l’altro, un importante vantaggio: non ha bisogno di alcuna autorizzazione di tipo amministrativo. Ciò significa una riduzione dei costi (le pratiche per i permessi hanno sempre un prezzo, sia fiscale sia per i professionisti coinvolti) e dei tempi ( i lavori possono iniziare e finire quando si vuole).

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