Faceva il barbone, e dormiva nell’atrio della stazione ferroviaria di Foggia. È stato ricoverato in una clinica psichiatrica. Ed era praticamente morto per un’overdose. Poi la vita di Paolo D’Amelio, 55 anni, è cambiata radicalmente. E adesso è quella di un bracciante agricolo che ha trovato nella terra e nelle condivisione con gli altri, la sua dimensione esistenziale.
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PAOLO EX BARBONE RISCPRE LA VITA GRAZIE ALLA TERRA
La svolta nella vita di Paolo c’è stata quando il giudice e l’assistente sociale lo hanno segnalato alla cooperativa Ortovolante, che ha sede a Foggia e si occupa di aiutare persone con disabilità psichica inserendole nella coltivazione degli ulivi e nella produzione di un olio chiamato Volio. Con i suoi compagni di strada, adesso Paolo condivide il nuovo percorso di vita, e sta ricostruendo il rapporto lacerato con il figlio. Aiutato dalla terra e dalla buona volontà di un uomo che ha finalmente deciso di non sprecare la sua vita.
La foto di copertina è tratta da FoggiaToday.
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