Perché i parcheggi in aeroporti e stazioni costano tanto?

Per lasciare un giorno l’auto alla stazione di Firenze servono 60 euro, all’aeroporto di Venezia 45 euro. E così via. Le società agiscono in monopolio e mancano le alternative dei mezzi pubblici. Serve un intervento per calmierare i prezzi.

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COSTI ECCESSIVI PARCHEGGI AEROPORTI E STAZIONI

La giungla delle tariffe dei parcheggi negli aeroporti e nelle stazioni riserva una pessima sorpresa per i consumatori: lasciare la macchina in sosta costa, spesso, più del viaggio. Un vero spreco, sulla pelle dei consumatori.

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PREZZI PAZZI PARCHEGGI AEROPORTI E STAZIONI

Partiamo dai treni. Chi deve prendere un treno a Santa Maria Novella, nel centro di Firenze, è costretto a sborsare 72 euro (!) al giorno, mentre chi parte da Napoli Centrale tira fuori 60 euro e 52 euro chi sale a Torino Porta Nuova. Come vedete, sono cifre superiori agli stessi viaggi. Come ad Ancona: lasci l’auto per andare a Roma alla stazione e paghi 20 euro, il biglietto in super economy con il treno Intercity ne costa solo 9.

E veniamo agli aeroporti. Le stangate sono diffuse ovunque: 45 euro al Marco Polo di Venezia, 30 euro a Roma Fiumicino e 22 euro a Bari. Un volo low cost può costare meno.

QUANTO COSTA LASCIARE L’AUTO AI PARCHEGGI DI AEROPORTI E STAZIONI

Questa sciagurata situazione è favorita da due circostanze, entrambe a sfavore dei consumatori e dei viaggiatori. La prima è che le società dei parcheggi, sia di stazioni sia di aeroporti, agiscono in regime di puro monopolio. Manca completamente la concorrenza, e dunque i prezzi sono fissati dal venditore del servizio. In secondo luogo, non abbiamo fatto i parcheggi necessari per gli utenti: ne servirebbero per un totale di 650mila posti auto, e una bassa offerta rispetto a un’alta domanda, per una banale legge di mercato, alza i prezzi. Anche perché in molti casi per raggiungere gli aeroporti e le stazioni dei “parcheggi d’oro” non esiste l’alternativa dei mezzi pubblici. È il caso che il ministro delle Infrastrutture, Graziano Del Rio, dia un occhio a questi dati e immagini qualche iniziativa del governo che, senza alterare le regole del mercato, riesca però a calmierare i prezzi. Ed evitare una quotidiana stangata dei viaggiatori.

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