Parco Oglio Sud: alla scoperta delle fattorie didattiche

Sentieri per il trekking, piste ciclabili, percorsi in canoa. La ricchezza di fauna e flora della Riserva naturale Le Bine e il regno del birdwatching

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Il Parco Oglio Sud, nelle province di Cremona e Mantova, si può attraversare percorrendo sentieri pedonali e piste ciclabili, ma anche navigando in canoa lungo il fiume Oglio, da Isola Dovarese, fino al Ponte di barche di Torre dell’Oglio.  Il Parco Oglio Sud si estende per circa 3.500 ettari e attraversa i comuni di Cremona, Brescia e Mantova, a sud del fiume Oglio. La sua posizione strategica, che si sviluppa lungo le rive del fiume, gli conferisce una grande varietà di paesaggi, dai boschi planiziali alle praterie umide, dalle zone agricole alle aree più impervie e selvagge.

Origini

Lungo il tratto meridionale del fiume Oglio sono state rinvenute tracce di insediamenti che risalgono a 10mila anni avanti Cristo. Il fiume aveva una funzione vitale come fonte di acqua e per l’attività della pesca, ma anche per gli spostamenti degli uomini, delle materie prime e delle merci. Connotati che non perderà mai nel corso della sua lunga storia. 

Flora

La vegetazione del parco è estremamente variegata e riflette la diversità di ambienti presenti. Nella zona delle rive del fiume Oglio, si trovano boschi di salici e popoli, che si alternano a piantagioni di ontani, roverelle e frassini, piante tipiche delle aree umide. Le foreste alluvionali e i boschi di pianura sono habitat fondamentali per numerose specie di piante, molte delle quali sono rare e protette.

Le zone umide e i prati allagati, che si trovano lungo le sponde del fiume, sono caratterizzati da una vegetazione tipica delle paludi e delle zone di transizione, con piante come tife, carici e giunchi, che costituiscono l’habitat ideale per numerosi insetti e uccelli acquatici.

Fauna

Il Parco Oglio Sud è un rifugio per una straordinaria varietà di animali. Tra gli animali più significativi, si trovano numerose specie di uccelli acquatici, come il cavaliere d’Italia, il martinete e la garzetta, che popolano le zone umide del parco, dove trovano cibo e riparo. La presenza del fiume Oglio, che ospita una fauna ittica ricca, favorisce anche la proliferazione di specie come la trota e il barbo.

Tra i mammiferi, il Parco è abitato da numerosi cinghiali, caprioli, daini e volpi, che frequentano le aree boschive. In alcune zone più tranquille del parco, è possibile avvistare anche tassi e furetti. Il parco ospita anche diverse specie di rettili, come il biacco e la natrice, oltre a numerosi insetti, tra cui libellule e farfalle.

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Photo credits: Lorenzo Bruscaggin

Cosa vedere

Il cuore del Parco è rappresentato da due riserve naturali, ricchissime di biodiversità, ma molto diverse tra loro. La Riserva naturale Torbiere di Marcaria è una conca naturale, con piccoli stagni, un regno dominato da una colonia di aironi, che hanno costruito un centinaio di nidi sui canneti, sui pioppi e sui salici. La Riserva naturale Le Bine, invece, ospita 800 specie di animali 300 specie di piante, e grazie a questo patrimonio naturale qui è nato un Centro di educazione ambientale con la relativa Fattoria didattica Le Bine.

La Riserva naturale Torbiere di Marcaria

L’attraversamento del Parco Oglio Sud è possibile in qualsiasi stagione, e il paesaggio ha due caratteristiche che lo rendono molto originale. Da un lato gli appezzamenti agricoli delimitati dai pioppi e dai salici bianchi, dall’altro lato la fitta rete idrica con canali, laghetti e sponde ai cui piedi, durante l’estate, compaiono estese spiagge di sabbia. La Riserva naturale Torbiere di Marcaria è il regno del birdwatching e dei fotografi naturalistici, attrattati dalla varietà di uccelli che si possono osservare.

Il territorio della Riserva naturale Torbiere di Macaria è stato sfruttato per l’estrazione della torba, da utilizzare come combustibile, dalla metà dell’Ottocento alla metà del Novecento. Ma proprio questa origine ha creato le condizioni per un piccolo miracolo ambientale: attraversando i sentieri della Riserva si incrociano, infatti, diversi laghetti che si sono formati per l’escavazione della torba, per poi trasformarsi in luoghi ricchissimi di avifauna. 

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Photo credits: Lella Rossetti

Fattoria didattica Le Bine

Ma la parte più caratteristica dell’intero Parco Oglio Sud è il Centro di educazione ambientale, con la Fattoria didattica Le Bine, che ospita corsi dalla scuola dell’infanzia ai licei. Per ciascuna età sono previsti percorsi differenziati e mirati ad approfondire diversi aspetti dell’ecosistema. I bambini più piccoli osservano da vicino il lavoro delle api e la produzione del miele, e anche lombrichi e animali e piante di stagno. Gli alunni delle elementari esaminano, con il commento degli esperti, le immagini delle fototrappole, che scattano foto o realizzano video senza disturbare gli animali: dalla lepre che si lava la faccia alla coppia di volpi in una fase di corteggiamento. I ragazzi delle medie approfondiscono sul territorio le qualità biologiche del terreno con le sue diverse caratteristiche, e imparano a leggere una carta topografica ed a usare una bussola per non perdersi nel bosco. Per i liceali, infine, sono previsti tirocini per l’alternanza scuola-lavoro, con attività pratiche come, per esempio, la piantumazione degli alberi. 

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Photo credits: Lella Rossetti

Chi era Guido Santini

Guido Santini, l’uomo al quale è intitolato il Centro di educazione ambientale della Riserva naturale Le Bine, era un vulcanico insegnante di Calvatone, in provincia di Cremona. Fu lui, negli anni Settanta, a scoprire le qualità del territorio della Riserva ed a coinvolgere gli alunni della scuola, trasformandoli in guide di quella che all’epoca era soltanto un’oasi naturale.

Informazioni

Per tutte le informazioni sulle attività e i percorsi del Parco Oglio Sud si può scrivere a:

info@ogliosud.it

Oppure si può consultare il sito: 

www.ogliosud.it

Per la Riserva naturale Le Bine si può scrivere a:

[email protected]

Dove dormire

All’interno del Parco sono disponibili diversi bed and breakfast, agriturismo e appartamenti anche per famiglie, a prezzi ragionevoli. Ne citiamo alcuni tra i migliori:

  • Appartamento Park.it a Castelfranco D’Oglio
  • B&B La casa sul fiume
  • B&B All’attico
  • B&B La Bassa
  • Pensione La Zanzarina d’oro
  • Agriturismo I Pini
  • Palazzo Quaranta
  • Agriturismo Il Campagnino

Dove mangiare

Anche la qualità dei ristoranti, semplici e ben attrezzati, e molto alta. Segnaliamo in particolare:

  • Trattoria Il Ritrovo
  • Ristorante Palazzo Folcieri
  • Caffè Enoteca La Crepa
  • Ristorante Molino Vecchio 
  • Trattoria Croce Bianca
  • Trattoria La Corte
  • Antica locanda Ai Portici

Cosa comprare

Il Parco, caratterizzato da un territorio pianeggiante in un contesto strettamente agricolo, propone prodotti come: meloni, mele e pere, dal lavoro della terra, Grana Padano e salumi dagli allevamenti zootecnici. Posto tra Cremona e Mantova ha una cucina molto saporita; la zucca, dalla polpa pastosa, dura e dal sapore dolciastro, assieme alla mostarda, salsa a base di frutta dallo spiccato sapore di senape, è ingrediente fondamentale per il ripieno dei tortelli mantovani, piatto tipico della tradizione mantovana per antonomasia. La sfoglia a base di uova, acqua e farina è ripiena di un composto di zucca, amaretti, grana padano, noce moscata e mostarda conditi semplicemente con burro fuso e parmigiano grattugiato, magari con l’aggiunta di qualche foglia di salvia.

Nel comune di Viadana e dintorni la terra e l’abilità degli agricoltori portano sulle tavole dolci e saporiti meloni, coltivati rigorosamente in campo e giustamente noti come “Meloni di Viadana”, che al prelibato frutto dedica in luglio una sagra tutta particolare, fatta di ricette raffinate e curiose soluzioni gastronomiche. Qui il Lambrusco che i mantovani chiamano appunto viadanese è scuro e corposo e ben accompagna salami e cotechini. Prodotti quest’ultimi immancabili sulla tavola degli abitanti di queste zone, che rendono il maiale protagonista della cucina. Molte sono le aziende, nel Comune di Marcaria, che si occupano della produzione di miele (Acacia, Castagno, Eucalipto, Arancio, Girasole, Tiglio, vari millefiori), pappa reale e polline. Tra latterie e Aziende Agricole, soprattutto nella zona di Foce Oglio, notevole è la produzione di formaggi stagionati (Grana Padano) con certificazione di qualità DOP, formaggi freschi, latte e derivati. Nei mesi Maggio – Giugno nei Comuni del Parco di Acquanegra, Canneto sull’Oglio e Isola Dovarese c’è la “Festa del luartis”, germogli di luppolo che crescono lungo le rive del fiume Oglio, con i quali si possono preparare buonissime frittate.

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Photo credits: Lella Rossetti

Come arrivare

Il consiglio è di entrare nel Parco Oglio Sud accedendo dall’ingresso della Riserva naturale Le Torbiere di Marcaria. Le alternative sono tre:

In auto:

In automobile si arriva dalla S.S. 10 (Mantova Cremona), si parcheggia nella Piazza Umberto I e a piedi si entra nella Riserva imboccando la via di fronte alla piazza, posta tra i portici e Via Crispi.

In treno:

In treno Marcaria è raggiungibile dalla linea F.S. Mantova – Piadena – Milano con la stazione (senza biglietteria) a poche centinaia di metri dalla Riserva.

In bus:

In bus, esiste un servizio giornaliero da e per Mantova (A.P.A.M.)

Photo credits immagine di copertina: Lella Rossetti

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