Parietaria: proprietà, usi e controindicazioni

Diuretica e depurativa, ma ha anche caratteristiche allergeniche. L’infuso per cistiti e calcoli vescicali

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La parietaria (nome scientifico Parietaria officinalis) è una pianta aromatica, appartenente alla famiglia delle Urticaceae, che può crescere fino a un metro di altezza, con molte proprietà in materia di medicina naturale, anche se, allo stesso tempo, presenta caratteristiche fortemente allergeniche.

Cos’è

La pianta si presenta con uno stelo eretto, foglie laciniate verde-azzurro e molteplici fiori gialli che appaiono tra giugno e luglio. Può raggiungere anche un metro di altezza (mediamente non supera i 70 centimetri) e le sue proprietà sono date da un fitocomplesso contenente flavonoidi, tannini, mucillagini, sali minerali, sostanze amare e acidi organici. Oltre alla Parietaria officinalis, un’altra specie molto diffusa è la Parietaria judaica, chiamata anche Parietaria diffusa, che non presenta particolari differenze con quella officinale.

Origini

La parietaria officinalis era già nota e utilizzata in epoche greca e romana. Il suo momento d’oro è stato però nel Medioevo, quando la pianta veniva utilizzata per il trattamento di malattie polmonari, dalla tosse alla bronchite, e anche come prodotto diuretico e per purificare il sangue. Altre funzioni terapeutiche riguardavano i problemi gastrointestinali, a partire dalla diarrea.

Dove cresce

La parietaria si può trovare ovunque ci siano spaccature di vecchie mura, siepi e terreni abbandonati, in ambienti umidi e soleggiati. Il nome scientifico “Parietaria” deriva dal latino paries, che significa muro.

Parti utilizzate e raccolta

Si utilizza l’intera pianta al momento della fioritura (tra la primavera e l’estate) e si raccoglie tra maggio e ottobre. Con la parietaria si possono preparare infusi, decotti e tintura madre.

Proprietà

La parietaria presenta le seguenti proprietà:

  • Diuretica
  • Depurativa
  • Cicatrizzante
  • Lenitiva
  • Emolliente
  • Antidrotica
  • Antinfiammatoria e antiallergica

Come si usa

Una volta che la pianta viene triturata e ben essiccata, si può utilizzare sotto forma di infuso, decotto o cataplasma.

Infuso per cistiti e calcoli vescicali

Questo infuso, da consumare dopo i pasti, può essere efficace nel caso di cistiti o calcoli vescicali.

  • Mettete due cucchiaini di pianta ben triturata in una tazza di acqua bollente
  • Poi lasciate raffreddare per 15 minuti
  • Filtrate
  • Aggiungete una fettina di limone e un cucchiaino di miele

Decotto

La preparazione è simile a quella dell’infuso con una differenza: il tempo di ebollizione deve essere più lungo e durare almeno 20 minuti. Il decotto è più adatto dell’infuso, essendo più concentrato, e viene utilizzato in particolare per il trattamento a lungo termine a scopo depurativo.

Tintura madre

La preparazione è molto semplice, e avviene attraverso la macerazione delle foglie fresche in alcol, con dosi abbondanti. Una volta ottenuta, la tintura madre si può applicare direttamente sulla pelle, in caso di irritazioni e infiammazioni locali. Oppure può essere assunta per migliorare l’attività dei reni e per contrastare le infezioni urinarie.

Controindicazioni

La parietaria non presenta particolari effetti collaterali e controindicazioni. Non va usata, ovviamente, da parte di chi ha un’allergia specifica per questo tipo di pianta, ma anche da chi soffre in generale di allergie ai pollini. Se ne sconsiglia l’uso, infine, durante la gravidanza e l’allattamento.

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