Parto in casa: vantaggi e svantaggi

Vantaggi: meno farmaci e recupero più veloce. Svantaggi: manca l'assistenza dell'ospedale in caso di complicazioni. Mai partorire a domicilio se il bimbo è in anticipo o in ritardo

vantaggi e svantaggi parto in casa
Intimità, sicurezza, controllo da parte dei familiari. Meno uso di farmaci per accelerare il travaglio e il parto, con la somministrazione per endovena di ossitocina. Il parto in casa, in condizioni di normalità della mamma, presenta sicuramente alcuni vantaggi. E la sua opzione ritorna di attualità di fronte a un dato della Doxa: il 21 per cento delle mamme italiane, con figli tra 0 e 14 anni, confessa di avere ricevuto un maltrattamento fisico o verbale durante il primo parto. Cosa impossibile nel caso di un parto a domicilio.

PARTO IN CASA

Quanto è pericoloso e quanto è vantaggioso partorire in casa? Sgombriamo il campo da un equivoco: questa pratica, sebbene sia vista con molte perplessità da alcuni medici (ma sappiamo che esiste una bella industria delle nascite in clinica….), è possibile, è praticabile. E ha una sua diffusione. In Italia si tratta di circa 1.500 casi all’anno (in aumento), certamente pochi rispetto all’Olanda dove ormai il 27 per cento delle nascite avvengono nelle case, con un sgravio non indifferente per il Servizio sanitario (e questo è uno dei vantaggi del parto in casa).

Talmente è sicuro il parto in casa, ovviamente sempre con la regia del medico, che in alcune regioni, come il Lazio e il Piemonte, a fronte di un costo medio di duemila euro, è previsto un regolare rimborso. Piuttosto il vero scandalo, e ne abbiamo parlato sul nostro sito, è lo spreco dei parti con il taglio cesareo, per i quali in Italia abbiamo un singolare record europeo. Con tanto di costi aggiuntivi.

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Parti in casa: tutti i vantaggi ma anche gli svantaggi

VANTAGGI E SVANTAGGI PARTO IN CASA

Ma come e quando si partorisce in casa? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi? E i costi?

PERCHÉ PARTORIRE IN CASA

Negli Stati Uniti c’è una tendenza verso le nascite naturali, sono sempre di più le donne convinte che partorire un bambino tra le mura domestiche sia il modo migliore per prepararsi a diventare madre. In Gran Bretagna le donne che hanno una gravidanza fisiologica, ovvero senza particolari complicazioni all’orizzonte, sono invitate dal Servizio sanitario a partorire in casa. In Italia esiste l’Associazione Nazionale Ostetriche Parto a domicilio (www.nascereacasa.it) che fornisce tutte le risposte a qualsiasi domanda da parte di chi abbia intenzione di scegliere il parto in casa.

PARTO IN CASA: COSTI

Anche in Italia il fenomeno sta crescendo. Il parto a domicilio è entrato anche nel mirino del Servizio sanitario nazionale e alcune regioni hanno previsto uno specifico protocollo e un rimborso (930 euro per il Piemonte, da 805 a 1.540 per l’Emilia Romagna, 1.200 euro per le Marche, 800 per il Lazio, 750 e 516 euro per le Province di Trento e Bolzano). Partorire in casa invece costa intorno a 2mila euro. Dal 1981 esiste inoltre l’Associazione Nazionale Ostetriche Parto a domicilio e Casa di maternità.

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PARTO IN CASA: VANTAGGI

Ma quali sono, precisamente, i vantaggi e gli svantaggi del parto in casa? Ecco la sintesi:

  • Il parto a domicilio è sicuramente più economico e, se consideriamo i prezzi di una clinica privata, il risparmio è molto significativo.
  • Non ci sono rischi, per la donna, legati alla chirurgia e in generale la partoriente perde meno sangue.
  • Il recupero è più veloce.
  • In ogni caso, i medici si raccomandano di partorire in casa se la donna è in buone condizioni di salute e la gravidanza non ha problemi.
  • È importante che l’ospedale più vicino sia raggiungibile, da casa, in non più di 30 minuti.
  • Il parto in casa consente alla donna di essere più libera nelle sue scelte durante le ore e i giorni prima della nascita del bambino. Può scegliere chi e quante persone vuole con sé, può mangiare e bere in travaglio, farsi un bagno, una doccia, passeggiare.

PARTO IN CASA: SVANTAGGI

  • Il parto a domicilio è assolutamente da evitare se la gravidanza è durata meno di 37 settimane o più di 42. In caso di anticipo o ritardo, l’ospedale è una scelta obbligata.
  • È necessario l’ospedale se il travaglio non procede regolarmente, se deve essere indotto attraverso l’uso dei farmaci, se si ritiene necessario un taglio cesareo.
  • Deve rinunciare al parto a domicilio chi ha avuto un precedente parto cesareo o quando il feto si presenta in posizione podalica, cioè in piedi.
  • In casa non si può fare l’epidurale per controllare il dolore delle contrazioni. Si adottano altri metodi, come i massaggi e il rilassamento naturale.

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COME PARTORIRE IN MODO NATURALE

Partorire in modo naturale è il sogno di tutte le mamme. Si può ottenere, a partire da quattro condizioni.
  • A tutte le donne va insegnato come prepararsi alla gravidanza , già molto prima del concepimento. Con i relativi stili di vita. dall’ alimentazione all’attività fisica.
  • E’ indispensabile un accurato monitoraggio della gravidanza, ovviamente senza ossessioni. Ma sapere se la donna ha bisogno di ferro, iodio e vitamine, è un modo per aiutare a partorire in modo naturale.
  • Insegnare alle donne, anche in questo caso prima del parto, a rilassare e distendere bene i muscoli che chiudono in basso il bacino.
  • Durante il travaglio le donne dovrebbero avere la possibilità, come in Francia, di accedere all’analgesia peridurale, che consente alle mamme di ridurre al minimo i dolori del travaglio.

DEPRESSIONE DOPO IL PARTO

La depressione dopo il parto colpisce il 10-15 per cento delle neomamme. E sicuramente in casa questo rischio si abbassa. Un’altra cosa, diversa  da  una vera e propria forma depressiva, è il cosiddetto baby blues, ovvero una specie di malinconia, di tristezza, dovuta a fattori ormonali oppure all’improvviso e velocissimo cambiamento degli stili di vita. Una condizione che può interessare anche i padri, ma senza conseguenze nel lungo periodo.

LINEE GUIDA INTERNAZIONALI PER IL PARTO IN CASA

Per ridurre al minimo i rischi dei parti in casa in National Institute for Health and Care Excellence britannico ha stilato delle linee guida condivise, in Italia, dall’Associazione nazionale culturale ostetriche parto a domicilio. Fermo restando che molti ginecologi sconsigliano il parto a casa, almeno alla prima gravidanza.
Il parto extraospedaliero è possibile soltanto se:
  • La mamma è in buona condizioni di salute, e non ha malattie croniche come l’obesità o il diabete
  • Se il feto è sano, con battito cardiaco regolare e in posizione cefalica
  • Se la scelta è fatta entro la 32esima settimana
  • Se l’abitazione dove è previsto il parto è a una distanza di non più di 30-40 minuti dall’ospedale da raggiungere in caso di emergenza
  • Se la gravidanza è singola e non gemellare
  • Se il travaglio arriva nel momento giusto, ovvero la 37 e 41 + 6 settimane
  • Se la gravidanza è fisiologica ed a basso rischio

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