Pedagogia dell’accoglienza: 5 punti per ripartire dalla centralità della famiglia

Non sprechiamo l'opportunità di imparare gli uni dagli altri, rispettiamo il prossimo senza gerarchie, impariamo dai bambini a stupirci per eventi che diamo per scontati e insegniamo loro ad accogliere il prossimo senza giudizi

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PEDAGOGIA DELL’ACCOGLIENZA –

Abbiamo perso la capacità di comunicare anche in famiglia. Andiamo sempre di corsa sulla ruota del criceto della vita e non riusciamo più a trovare piacevoli nemmeno le cose positive che accadono a causa del fatto che siamo oberati da impegni e problemi. Ed è proprio la famiglia il primo luogo da cui ripartire per riappropriarsi del piacere di condividere e di stare bene, senza pregiudizi e senza gerarchie, imparando gli uni dagli altri e dando la possibilità ad ogni membro di sentirsi accolto e compreso. Vediamo come fare in 5 passi .

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FAMIGLIA ACCOGLIENTE –

Riscoprire il piacere di stare insieme e avere la possibilità di esprimersi senza sentirsi giudicati in ogni momento è alla base delle relazioni sociali. Oggi abbiamo perso questo valore importante che va recuperato in famiglia, luogo ideale per sentirsi accolti e compresi. Vediamo come fare

Dedicare un momento della giornata al dialogo: solitamente a cena, quando la famiglia è riunita, spegniamo tv e smartphone, tablet e pc e riconnettiamoci tra di noi. A turno ognuno prende la parola e racconta la sua esperienza durante la giornata. Che sia positiva o negativa, la persona che la racconta non deve sentirsi giudicata, derisa o interrotta ma tutti i membri della famiglia devono cercare di interconnettersi tra loro e provare empatia.

– Ogni membro della famiglia deve trovare il tempo per passare dei momenti esclusivi, a turno, gli altri: così i genitori tra di loro come genitori e figli singolarmente. In questo modo tutti avranno la possibilità di parlare di se stessi e di avere un approccio con gli altri in modo da poter beneficiare della compagnia di tutti

Momenti di allegria e spensieratezza non devono mai mancare. Di solito siamo portati a condividere i problemi e a dare per scontato tutto il resto: un bel voto a scuola, un arcobaleno fuori dalla finestra, un successo lavorativo, passano in secondo piano. Dobbiamo invece concentrarci sulle esperienze positive e gratificare ognuno per l’apporto di gioia e allegria che porta in famiglia.

Favorire il dialogo e il confronto ed essere sempre informati su quello che accade ogni giorno. I fatti di cronaca, i cambiamenti della vita, rapportati alle varie età, devono essere appresi e discussi in famiglia, ognuno deve poter esprimere la propria opinione e ascoltare quella degli altri in modo che ci sia un vero scambio di idee

Affrontare insieme i problemi e condividere le soluzioni. Nessuno deve essere lasciato indietro e ognuno deve potersi sentire parte della famiglia nella sua originalità e unicità: dai membri più piccoli a quelli più grandi. Il messaggio che deve passare è che anche le situazioni negative e le avversità vanno vissute insieme e possono diventare un momento costruttivo e di crescita per tutti. Isolarsi dagli altri non è mai la soluzione giusta.

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