Il mercato globale dei veicoli elettrici e ibridi sembra destinato a crescere in maniera significativa entro il 2015, ma le attuali tecnologie delle batterie non sono pronte a soddisfare questa domanda. Al momento, i dispositivi al piombo, al nichel o agli ioni di litio comunemente utilizzati possono presentare dannose implicazioni sul fronte tecnologico, finanziario o ambientale, e in alcuni casi frequenti problemi di corto circuito. Un team di ricercatori finanziati dall’Unione Europea sta cercando di mettere a punto una valida soluzione al problema, sviluppando un nuovo tipo di batterie ricaricabili ai polimeri di zinco. Il progetto, che prende il nome di PolyZion, combina una serie di enti di ricerca e università provenienti da Spagna, Francia, Paesi Bassi, Portogallo e Regno Unito, oltre a Canada e Russia e ciascuno attivo su una serie di aree fondamentali come i liquidi ionici, i polimeri conduttivi, i depositi di zinco e la nanotecnologia.
Il team sta cercando di combinare gli ultimi progressi ottenuti nei singoli campi per sviluppare una nuova classe di batterie a carica rapida basate su un sistema zinco polimerico che incorpori un solvente economico ed ambientale sostenibile. Ovviamente l’obiettivo di PolyZion non è solo di riuscire a creare un dispositivo a basso costo e a basso impatto ambientale, ma anche quello di mettere a punto una tecnologia competitiva, dal punto di vista della densità energetica e della potenza con quelle attualmente disponibili sul mercato.
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