PERCHÉ CONTINUARE A CURARE CASI GRAVI
Trenton McKinley è un ragazzino americano dell’Alabama che i medici dell’ospedale avevano considerato morto. Al punto di essere pronti a staccare la spina. Viaggiava su un camion con rimorchio, fino a quando il mezzo ha avuto un incidente, si è capovolto e il piccolo Trenton è finito con la testa colpita più volte da questo macigno.
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CONFINE TRA LA VITA E LA MORTE: TRENTON MCKINLEY
Dopo il ricovero sono arrivate una serie di complicazioni. Innanzitutto una diagnosi di 6 fratture al cranio, e poi ben 4 arresti cardiaci. A quel punto i medici americani erano pronti a staccare la spina, anche perché gli organi di Trenton potevano essere donati ad altri cinque bambini.
Hanno consultato i genitori, che hanno chiesto un’ultima verifica, e tutto era pronto per un tragico finale con l’ultimo elettroencefalogramma. Poi la sorpresa. Prima qualche segnale, e poi una lenta ma netta ripresa delle funzioni vitali. In pochi giorni Trenton è stato dichiarato fuori pericolo, ha ripreso tutte le sue attività, e oggi sta andando lentamente verso la normalità.
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TRENTON MCKINLEY E ALFIE EVANS
Leggendo questa storia che vi ho raccontato in poche righe, mi è venuta subito in mente la tragica vicenda di Alfie Evans, che invece i medici inglesi hanno deciso di non curare più, impedendo perfino il suo trasporto in Italia dove due importanti ospedali, il Bambin Gesù di Roma e il Gaslini di Genova, erano pronti a tentare alcune cure sperimentali per vedere se fosse stato possibile un miracolo.
Per carità: nessuna confusione, due malattie molto diverse e anche due condizioni diverse. Ma la domanda è semplice: se Trenton fosse stato ricoverato in un ospedale della Gran Bretagna, dove la legge espropria di fatto la famiglia e lascia tutte le decisioni, anche le più drammatiche come quella di staccare la spina, all’autorità dello Stato e in questo caso dei medici, sarebbe vivo o morto? La domanda non è retorica, e sarebbe interessante discuterne con qualche medico. Al momento, possiamo solo dire che Trenton è vivo e Alfie è morto. Eppure erano dati entrambi per spacciati.
(Fonte immagine di copertina: Today)
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