San Valentino con una domanda: Come mai le donne preferiscono una merendina all’amore?

PERCHÉ LE DONNE RINUNCIANO ALL’AMORE

San Valentino è una festa finta. Un’occasione per dare un colpo, con la scusa delle ricorrenze degli innamorati, ai nostri anemici consumi. Quindi, festeggiate come vi pare. Ma su una cosa vi invito a riflettere, proprio in questa occasione: è vero che le donne hanno sempre più paura dell’amore? E come mai?

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RINUNCIARE ALL’AMORE

La domanda la faccio dopo che ho letto una serie di studi con i quali si dimostra, in modo scientifico, la nuova priorità nella gerarchia dei sogni e dei piaceri delle donne: il cibo prima dell’amore. Una merendina al posto del batticuore. Con una donna su quattro che investe più risorse nello stare a dieta che nella relazione con il partner.

Purtroppo le donne hanno mille motivi per avere paura di lasciarsi andare. C’è una violenza, di timbro maschile, che sale e continua a salire senza sosta. E per le donne un errore, quello che scegliere un uomo sbagliato, può rivelarsi fatale, molto peggio di ciò che abbiamo letto in tante pagine della grande letteratura universale.

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DIFFIDENZA VERSO UOMINI

Le donne diffidano sempre più degli uomini. E ne hanno più di un motivo valido. Continuano a essere discriminate, impaurite, minacciate. E allora, ecco il ragionamento al femminile, fare come loro e peggio di loro: il 42 per cento delle donne preferisce una bella cena a una serata in piacevole compagnia con un uomo.

Fatte tutte le distinzioni e cercate tutte le spiegazioni, resta il fatto che preferire uno snack all’emozione pura dell’amore o dell’innamoramento, è una sconfitta per le donne. Dopo anni di lotte per il potere, e per la parità dei diritti, tutte conquiste ancora da raggiungere, forse per le donne è venuto il momento di riprendersi il primato dell’amore. Senza il quale perdono loro, le donne, e perde la società, in quanto si tratta di una regressione che allontana le relazioni (compresa la famiglia), attizza il narcisismo, spegne il desiderio di fare figli. E depotenzia il più importante antidoto contro la società delle merci, del potere e dei soldi: l’amore.

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