Perche’ due saloni della bici?

La bici avanza, come dimostrano gli 1,75 milioni di pezzi venduti in Italia nel 2011. E’ una crescita del 20 per cento l’anno che indica una tendenza di fondo: sempre più cittadini abbandonano l’auto e scelgono la mobilità low cost della bicicletta. Una spesa iniziale contenuta, costi di manutenzione irrisori e innanzitutto niente benzina, parcheggio […]

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La bici avanza, come dimostrano gli 1,75 milioni di pezzi venduti in Italia nel 2011. E’ una crescita del 20 per cento l’anno che indica una tendenza di fondo: sempre più cittadini abbandonano l’auto e scelgono la mobilità low cost della bicicletta. Una spesa iniziale contenuta, costi di manutenzione irrisori e innanzitutto niente benzina, parcheggio e bollo.

Insomma, un prodotto ideale in tempi di Grande Crisi. Ne sanno qualcosa anche le aziende dellla bicicletta made in Italy che hanno visto, sempre nel 2011, aumentare fatturati ed esportazioni, con una crescita molto sostenuta nella regione Veneto dove si concentra il 60 per cento delle biciclette con marchi italiani. Resta un sola domanda: perché negli stessi giorni di settembre a Verona e Padova si sono celebrati due saloni della bicicletta? Non è uno spreco? Il contrario, cioè, di quello che la bici vuole sconfiggere.

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