Perché il lunedì è un giorno a rischio infarto

Una ricerca irlandese conferma che l’inizio della settimana coincide con la percentuale più alta di crisi cardiache. Colpa della pressione, dello stress e dell’orologio biologico in tilt

lunedì infarto

Il lunedì è il giorno nero per il cuore. Aumentano gli infarti, compresi quelli mortali: già negli anni Ottanta e Novanta una serie di studi epidemiologici avevano messo in risalto questa caratteristica, sulla base del calendario, delle malattie cardiovascolari. Ma adesso una conferma definitiva arriva da una ricerca realizzata dai medici del Belfast Health and Social Care Trust e del Royal College of Surgeons in Irlanda, su un campione di 10.528 pazienti ricoverati in ospedali per il tipo più grave di infarto. Il picco di questi infarti si riscontra il lunedì, un dato confermato anche da ricerche analoghe fatte in Italia. E si sposta al martedì, quando il lunedì è festivo. Come mai questa concentrazione di infarti a inizio settimana? Le risposte dei medici e dei ricercatori non sono ancora definitive, e coinvolgono diversi fattori. I livelli di stress e ansia, tra le cause dell’aumento del rischio infarto, sono più alti dopo il riposo del fine- settimana. Un secondo fattore alla base della statistica può essere collegato al corto circuito, proprio a inizio della settimana lavorativo, dell’orologio biologico e del ciclo circadiano. Infine, le vittime del lunedì scontano gli sbalzi di pressione e l’aumento di zuccheri e di lipidi accumulati nel fine settimana.  In percentuale, l’aumento medio degli infarti di lunedì è attorno al 13 per cento.

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