Mangiare la pasta non è solo un rito e un’ordinaria occasione per sfamarsi. È anche un grande piacere. Ma dove nasce questa sensazione? Quali sono gli elementi contenuti nella pasta che la provocano, rendendola irresistibile per il nostro palato? La scienza è in grado di dare risposte precise a queste domande.
Indice degli argomenti
Carboidrati
Il primo motivo per il quale la pasta rende felici è collegato con il suo contenuto di carboidrati. Contengono zuccheri, che a loro volta rilasciano endorfine, una delle principali fonti del buonumore. La presenza degli zuccheri, però, è anche uno dei motivi per i quali non bisogna esagerare con la pasta per evitare il rischio di ingrassare.
Insulina
Sono sempre i carboidrati della pasta che smuovono l’insulina, che da un lato regola la glicemia nel sangue, e dall’altro lato favoriscono l’utilizzo degli amminoacidi, i mattoni delle proteine.
L’esperienza sensoriale
Una recente ricerca del Behavior & Brain dell’Università IULM, ha dimostrato che la pasta provoca emozioni sensoriali. Non sono legate all’”effetto nutrimento”, ma a una reazione che coinvolge la sfera del cervello dove maturano le emozioni. In questo caso energetiche e positive: un bagno di serenità. Lo studio ha coinvolto 40 uomini e donne che hanno mangiato quattro tipi di pasta: penne al ragù, al pomodoro, al pesto e all’olio. La cosa più sorprendente della ricerca è il fatto che la pasta è più coinvolgente, in quanto ad emozioni, dello sport e della musica e riesce ad attivare molto più di queste due attività, i meccanismi della memoria.
Il sapore
A contatto con il palato, la pasta provoca il piacere solitamente suscitato da un dolce. Con meno controindicazioni. Una sensazione di piacere, opposto all’amaro e all’acido, e mentre mastichiamo la pasta, tende a essere più densa e cremosa. Un altro motivo per il quale la preferiamo ad altri alimenti decisamente più secchi.
L’importanza dei condimenti
Anche i condimenti hanno il loro ruolo nel provocare il piacere scatenato dalla pasta. Aiutano, per esempio, ad ammorbidire sapori più forti e difficili, rendendoli gradevoli. E’ il caso delle verdure, che i bambini accettano con la pasta, nonostante il loro sapore amaro, dovuto ai fenoli che in genere vengono respinti dalla saliva.
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