Perché le bucce della frutta fanno bene

Contengono sostanze antiossidanti e antimicrobiche. E sono ricche di fibre. Le ricette con le bucce e i possibili usi nelle pulizie domestiche

Le bucce della frutta, generalmente, fanno bene e non andrebbero sprecate. Contengono, per esempio, molte sostanze fitochimiche, come flavonoidi e polifenoli, che hanno grandi qualità antiossidanti e antimicrobiche. Inoltre, hanno fibre, e consentono così di arrivare al consumo giornaliero suggerito di 25-30 grammi.

Cosa contengono le bucce della frutta

Le bucce, che svolgono una funzione protettiva della polpa del frutto dove invece si concentrano le vitamine, hanno quercetina e antocianine, due potenti antiossidanti. Le bucce di alcuni frutti, come le pesche, hanno molecole che sono in grado di inibire l’angiotensina, l’ormone deputato alla regolazione della pressione arteriosa.  Molte bucce, come quelle degli agrumi hanno anche calcio e potassio. 

Mele non sbucciate

Un classico esempio di frutti che fanno bene con la buccia, sono le mele. Secondo le indagini scientifiche del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, le mele con la buccia contengono il 15 per cento in più di vitamina C, il 20 per cento in più di calcio e il 19 per cento in più di potassio.

Il rischio pesticidi

Tra le controindicazioni della buccia c’è da ricordare che può contenere tracce di pesticidi, o anche batteri e muffe. Non è il caso di esagerare con queste preoccupazioni, specie se conosciamo la provenienza della frutta che consumiamo. Un buon lavaggio nell’acqua del lavandino elimina anche le tracce di eventuali sostanze nocive come i pesticidi. Se volete aumentare la vostra tranquillità, per la frutta che mangiate con le bucce, durante il suo lavaggio potete usare qualche goccia di bicarbonato. In Italia, in particolare, le norme in materia sono molto stringenti, e se le piante della frutta hanno avuto particolari trattamenti chimici, il prodotto deve essere venduto con la dicitura Buccia non commestibile oppure Buccia non edibile.  

Bucce che non si possono mangiare

Non tutte le bucce della frutta si possono mangiare. Alcune non sono commestibili, come per esempio:

  • Nespole
  • Ananas
  • Kiwi
  • Cocco
  • Fichi d’India
  • Anguria e melone

Come cucinare le bucce

Le bucce si possono cucinare e preparare in tanti modi. Con le bucce di anguria, per esempio, si possono fare dei canditi da servire a fine pasto. Un’altra soluzione è quella delle bucce fritte. Per non parlare della marmellata a base di bucce.

Altri usi delle bucce

Ma le bucce della frutta si possono riutilizzare in tanti atri modi, anche per le pulizie domestiche. Sono molto efficaci, per esempio, per la pulizia di pentole e oggetti in rame. Con le bucce di agrumi potete preparare un detersivo naturale più potente e meno inquinante dei prodotti industriali. E sistemate nel modo giusto, le bucce della frutta possono profumare gli ambienti, a partire dal frigorifero e dalla dispensa.

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