Frutta a fine pasto: giusto o sbagliato?

Grazie alle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie dei polifenoli contenuti nella frutta, mangiare questi alimenti a fine pasto ci preserva dalle malattie. E in più ci aiuta a mantenere la linea.

perché mangiare la frutta a fine pasto fa bene

FRUTTA A FINE PASTO

Una leggenda metropolitana vuole che mangiare la frutta a fine pasto non agevoli la digestione, e faccia ingrassare. Due cose non vere. In realtà, la frutta dopo i pasti è buona e fa bene, aiutando a contrastare i danni che una dieta troppo ricca può comportare.

Il merito dell’azione benefica della frutta è da ricercare nei polifenoli, molecole dalle proprietà anti ossidanti e anti-infiammatorie. Raggruppati sotto il nome comune di vitamina P, i polifenoli sono dei preziosi alleati della nostra salute. Non sono solo antiossidanti, ma hanno proprietà anti-tumorali, antibatteriche e cardioprotettrici (es: i polifenoli dell’uva)

Non solo: la vitamina C naturalmente presente nella frutta, la rende un alimento ideale a fine pasto, perché permette un migliore assorbimento del ferro e di avvertire in bocca un sapore acidulo e fresco, di pulito, consentendo al nostro cervello di considerare terminato il pasto. Le proprietà anti-ossidanti della frutta, poi, permettono di accompagnare il cibo durante la digestione proteggendolo dai danni ossidativi.

Gli zuccheri contenuti nelle porzioni di frutta, infine, danno senso di appagamento e sazietà, proprio come accade quando mangiamo un dolce. Con conseguenze assolutamente positive per la nostra dieta.

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FRUTTA DOPO I PASTI SI O NO

I dietologi si sono sempre divisi in due fazioni a proposito della frutta a fine pasto: chi la vieta senza possibilità di appello e chi invece la consiglia. I dietologi pro frutta a fine pasto ci suggeriscono di stare attenti alle bufale sugli alimenti, di non dar retta ai passaparola e ai luoghi comuni. Due dei più comuni sono che la frutta faccia ingrassare e che ‘fermenti’ nello stomaco alterando la digestione.

Niente di più sbagliato, anzi. A fronte di uno stress subito dal corpo a causa di un’alimentazione troppo ricca di grassi e zuccheri, consumare quantità adeguate di frutta riduce il conseguente stress infiammatorio, proteggendo sia la nostra salute che la nostra linea, in quanto è assolutamente adatta come spezzafame senza un apporto calorico significativo.

Ma come scegliere la frutta da portare in tavola dopo i pasti?

I frutti più indicati sono quelli di stagione, tenendo bene a mente che la frutta dal sapore acidulo, come gli agrumi, aumenta il senso di sazietà e quella dal sapore granuloso, come la pera o la mela, agisce come uno spazzolino da denti avendo un effetto pulente sulla superficie dentale. In più, è bene consumarne di colori diversi, perché la loro tinta indica i diversi composti che contengono: per questo, variare aumenta il numero e la specificità dei nutrienti sani con cui si viene in contatto.

RICETTE A BASE DI FRUTTA, ECCONE QUALCUNA:

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