Perché si dice “ricaricare le batterie”

L’espressione indica il recupero delle energie fisiche e mentali. Ma per quanto metaforica, ha un fondamento scientifico

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Le vacanze servono a tante cose, tutte da non sprecare. Ma una innanzitutto, secondo una celebre espressione che usiamo tutti spesso “ricaricare le batterie”. Cosa significa? E perché si usa questa espressione? Le risposte sono abbastanza semplice. Le vacanze rappresentano un’occasione unica per recuperare energie fisiche e mentali, e quindi di “ricaricare le nostre batterie”. Anche noi, come una macchina, un telefonino, un qualsiasi dispositivo elettronico, abbiamo bisogno di un rifornimento che ci aiuti a non essere schiacciati dallo stress, dalle tensioni e dall’ansia.

La vacanza aiuta a ricariche le batterie anche non facciamo nulla. Ma riusciamo a distaccarci dal lavoro, dalle preoccupazioni, dallo smanettamento continuo. E ci mettiamo in condizione di dormire, rilassarci, fare solo cose che ci piacciono ed esercitare la nostra curiosità. Anche nell’ozio totale.

Fin qui la parte metaforica dell’espressione “ricaricare le batterie”. Ma recentemente si è dato anche valore scientifico a questa definizione, grazie a una ricerca congiunta del Karolinska Institutet di Stoccolma e della spagnola Universidade de Vigo. In sintesi: il principale beneficio delle vacanze è la riduzione dello stress cronico, quello che non ci molla mai. Riposandoci e distraendoci diminuiscono gli effetti della tensione, della stanchezza, dell’ansia, e il cervello ne esce rigenerato. Con le “batterie ricaricate”, appunto. 

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