Tra le montagne della Carnia, in Friuli Venezia-Giulia, si scopre l’avventura unica delle Fattorie didattiche, per conoscere i segreti dell’agricoltura biologica di montagna, l’acqua come fonte di energie rinnovabili, la raccolta e l’uso delle erbe spontanee.
Indice degli argomenti
Cosa vedere
La Fattoria didattica Sot La Napa a Pesariis è una delle più interessanti, anche come punto di partenza per raggiungere la Cascata di Fuas e ritrovarsi circondati dai caprioli e dai cervi, e gli Stavoli di Orias, 12 costruzioni rurali, tipiche di montagna, realizzate con la tecnica dell’architettura contadina, che non spreca nulla e ricicla i materiali naturali della zona. Sot La Napa è una delle 209 Fattorie didattiche censite in Friuli Venezia-Giulia. L’accesso all’azienda agricola è consentito a tutti, i percorsi vengono decisi sulla base delle stagioni, ma alcune tappe sono comunque previste. Innanzitutto nelle stalle e tra le pecore che pascolano nei boschi, per capire come funziona l’allevamento di montagna. Poi c’è da visitare un piccolo impianto idroelettrico, con il quale l’acqua viene trasformata in energia per la fattoria e le coltivazioni stagionali, tutte rigorosamente biologiche. Infine, l’attività in laboratorio, con la raccolta e la catalogazione delle piante e delle erbe spontanee, il censimento degli alberi e l’insegnamento del metodo per riconoscerli.
Il borgo di Pesariis
Il borgo di Pesariis, una frazione del comune di Prato Carnico, è un luogo strategico da dove girare la Carnia. Posto a un’altezza di 750 metri sul livello del mare, ha una popolazione di appena 178 abitanti, e il suo nome deriva dalla presenza della pesa della Dogana, che controllava i traffici commerciali tra la Carnia e il Cadore.
La cascata di Fuas
Dal piccolo borgo di Pesariis, conosciuto nel mondo perché qui dal 1725 si producono orologi per torri civiche e campanare, si raggiunge la Cascata di Fuas, in Val Pesarina. L’atmosfera è magica per l’impressionante catena di giochi d’acqua ai quali si assiste: il liquido arriva dall’alto e scorre abbracciato da maestose faggete, per gettarsi con un salto di grande effetto scenico, nel rio Possal, e da qui nel torrente Pesarina.
L’abitazione del “maciarot”
Una piccola porta in un tronco nella parte bassa della Cascata di Fuas indica, secondo la leggenda, l’abitazione del “maciarot”, un folletto vestito di rosso, capace di mimetizzarsi e assumere la forma del legno. Il folletto è buono, ma si diverte con i visitatori, cercando di disorientarli all’interno del bosco. E qualche volta ci riesce.
Gli Stavoli di Orias
Ancora una passeggiata di trekking, nel fondovalle, e si raggiungono gli Stavoli di Orias: costruzioni con la muratura fatta con i sassi e le lastre della zona, color grigio e ocra. Tutto è studiato nei particolari, con stile sobrio e sostenibile: al piano terra ci sono le stalle, con il ripostiglio per il latte e i formaggi; al piano superiore , il fienile e la stanza da letto. L’areazione, fondamentale per l’essiccazione del fieno, è garantita da aperture composte da grate in legno. Sulle pareti delle case compaiono i pannelli con dieci tra le più belle poesie di Pierluigi Cappello, che viveva su una sedia a rotelle, ma oltre a scrivere versi, riusciva anche a realizzare magnifici vasi.
Il villaggio del mugnaio Menocchio
Gli Stavoli di Orias sono stati inseriti dal Fondo per l’ambiente italiano (Fai) tra i luoghi del cuore, esperienze da non dimenticare. E qui è stato ricostruito il villaggio del mugnaio autodidatta Domenico Scandella, detto Menocchio, processato e giustiziato per eresia dall’Inquisizione alle fine del Cinquecento. Dalla sua storia sono nati il libro Il formaggio e i vermi. Il cosmo di un mugnaio del ‘500 di Carlo Ginzburg e il film Menocchio diretto dal regista Alberto Fasulo.
Informazioni
Per tutte le informazioni su Pesariis e suoi suoi dintorni, si può scrivere a:
Oppure consultare il sito:
Per le attività presso la cascata di Fuas si può scrivere a:
Per la visita degli Stavoli di Orias si può scrivere a:
Come arrivare a Pesariis
A Pesariis si arriva in auto percorrendo l’autostrada A23 Alpe-Adria fino all’uscita Carnia. Poi bisogna proseguire in direzione Tolmezzo, oltrepassare Ovaro e prima di Comeglians svoltare a sinistra per il ponte sul fiume Degano in direzione Prato Carnico, proseguire infine per la strada principale fino a quando non si scorge l’abitato di Pesariis.
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