Cannella, chiodi di garofano, cardamomo, pimento: durante le feste di natale l’uso delle spezie diventa molto abbondante. E anche per questo l’allarme che arriva dalla Germania va preso molto sul serio. L’Autorità federale tedesca che si occupa di Sicurezza alimentare ha fatto esaminare in laboratorio il contenuto di 40 campioni di spezie, tra i più venduti sul mercato della Germania. Di questi prodotti 33 provenivano da coltivazioni convenzionali, gli altri 7 da coltivazioni biologiche: ma la differenza in quanto a scarsa sicurezza alimentare è inesistente. Quasi il 90 per cento dei campioni analizzati ha tracce significative di pesticidi, e alcune spezie presentano più di una sostanza chimica non proprio consigliabile. Come risulta da questa tabella:
Anche in Francia un’indagine da parte dell’Autorità per il controllo delle frodi ha dato risultati simili: le anomalie sono state riscontrate in più della metà dei prodotti esaminati. Innanzitutto zafferano, paprika, curcuma, cannella, coriandolo, cumino e zenzero. L’unica difesa da questi rischi, a parte tutti i limiti previsti dalle leggi che variano da paese a paese, è rifornirsi delle spezie da venditori certificati e conosciuti, che garantiscono la qualità dei prodotti.
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