Come curarsi con le piante di montagna

L’ortica? Un fantastico depurativo. La camomilla? Tonifica la pelle concilia il sonno. L’iperico lenisce le scottature. La montagna è salutare non solo per le passeggiate, ma anche per i farmaci naturali che ci regala

Piante curative di montagna

La camomilla per tonificare la pelle e migliorare la qualità del sonno. Il mirtillo nero contro la diarrea e le malattie alle vie biliari. L’ortica, un eccellente depurativo che aiuta anche a fermare la caduta dei capelli.

Le piante di montagna possono aiutarci a risolvere parecchi problemi per le loro qualità sia lenitive sia, in alcuni casi, persino terapeutiche. L’importante è non aspettare miracoli, e andare dal medico, non il solito dr. Google, quando diventa necessario sulla base dei sintomi della malattia. Per il resto, se frequentate la montagna basta riconoscere fiori, erbe e piante di montagna, magari utilizzando una delle applicazioni più diffuse. Ovvero: Pl@ntnet, che si scarica da PlayStore a App Store; iForest, che potete consultare sia da Android sia iOS; Herbarium, disponibile solo da Android.

Per curarsi con le piante di montagna dobbiamo conoscere le loro caratteristiche e per quale tipo di problema sono adatte. Proprio come facciamo quando andiamo a prendere un medicinale in farmacia, sulla base delle prescrizione del medico. Non esiste una pianta di montagna che possa essere efficace per tutto. Vediamo le più diffuse e le più utili.

Asperula odorata

L’Asperula odorata vive nelle zone ombrose ed è una pianta dal gambo esile che produce da sei ad otto fiori bianchi, i quali fioriscono da maggio a luglio. L’asperula è ottima contro i disturbi dell’intestino e dello stomaco, cura l’inappetenza, allevia l’iperattività, tiene sotto controllo l’epilessia e possiede anche egregie proprietà diuretiche e sedative. Bisogna coglierla prima che fiorisca, la si deve essiccare e conservarla per poterne usufruire alla bisogna. Ottimi anche gli infusi, preparati facendo riposare 50 grammi di asperula in un litro di acqua bollente per circa un’ora.

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Mirtillo nero

Il Mirtillo nero è una pianta da sottobosco, efficacissimo contro le diarree, le malattie biliari, le enteriti acute, disturbi per i quali il decotto si rivela un eccellente rimedio. Fate bollire per cinque minuti due o tre manciate di mirtillo, fresco o secco, in mezzo litro di acqua. Dopodiché, filtratelo e bevetene il succo durate tutta la giornata, per tre volte, a stomaco vuoto. Potete preparare anche la tintura di mirtillo, mettendo a macerare tre manciate di bacche in un litro di grappa vecchia per dieci giorni. Un cucchiaio di questa tintura, assunto in una tazzina di acqua calda, allevierà i vostri malanni. Eczemi e pruriti della pelle si risolvono con la pomata di mirtilli, realizzata schiacciando gli stessi e mettendoli a bollire finché l’acqua non evapori. Ne risulterà uno sciroppo denso da conservare in recipienti ermeticamente chiusi per poterlo utilizzare quando serve. Il mirtillo nero è una specie protetta in Lombardia e in Friuli, dunque in queste regioni ne è vietata la raccolta.

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Ortica

L’Ortica è ricca di sali minerali e vitamina C e A, di potassio, calcio e fosforo, ha proprietà diuretiche, antianemiche e depurative. La si può usare anche per contrastare la caduta dei capelli, il diabete, la diarrea, i reumatismi, la gotta. Il decotto è ottimo, preparato facendo cuocere 50 g di foglie e steli giovani in un litro e mezzo di acqua e lasciandola bollire fino a quando si sia ridotta ad un litro. Poi si filtra e si conserva in bottiglia per berne massimo 3 bicchierini al giorno. In alcune zone potrebbe essere considerata specie protetta, quindi informatevi sempre prima di coglierla, a meno che non siate voi a coltivarla nel vostro terreno.

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Crescione

Il Crescione, pianta annuale della famiglia delle crocifere, cresce vicino ai corsi d’acqua e si rivela ottima per i reni, perché possiede proprietà diuretiche. Ha anche notevoli proprietà rinvigorenti, dunque fa bene a chi soffre di astenia, e aiuta a disintossicare l’organismo. Le sue foglie applicate sulla pelle, curano le infezioni. Il succo fresco dello stelo e dei fiori ha proprietà espettoranti, quindi allevia i disturbi a carico dell’apparato respiratorio.

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Lavanda spontanea

La Lavanda spontanea viene considerata una vera “pianta magica” per i tanti principi attivi che contiene. L’olio che se ne ricava funziona molto bene, se inalato, come rilassante contro l’ansia, il nervosismo, lo stress e perfino l’insonnia. In alcuni casi ha effetti positivi anche contro il mal di testa. Ancora, la lavanda di montagna è antisettica, antinfiammatoria, allevia i dolori da cervicale o per strappi muscolari e cicatrizza in caso di ustioni e punture di insetti.

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Calendula

Calendula: le sue mucillagini svolgono un’azione protettiva ed emolliente e la rendono un ottimo rimedio naturale per le dermatiti dei neonati da pannolino o anche per il trattamento protettivo dal sole. La calendula ha anche ottime proprietà antisettiche e antibatteriche.

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Camomilla di montagna

La camomilla di montagna è l’ideale per dormire, ma è anche un ottimo toccasana per decongestionare l’intestino, tonificare la pelle e rinfrescare il corpo. Le sue qualità sono state descritte già nei testi di Plinio.

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Iperico

L’iperico, noto anche come l’erba di San Giovanni è ricco di flavonoidi e ipericina. Un perfetto lenitivo con azione cicatrizzante, specialmente sulle scottature.

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Arnica di montagna

L’Arnica di montagna nota anche con il nome di “erba delle cadute”, è ottima in caso di distorsioni, contusioni, traumi in genere, stiramenti muscolari e tendinite.

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Malva

La malva. Non cresce soltanto in montagna, ma si trova anche in pianura. A contatto con l’acqua produce le mucillagini, principi attivi della sua azione lenitiva ed emolliente. La malva è preziosa per proteggere la mucosa gastrica e favorire il transito intestinale. 

Sambuco

Il sambuco. Si tratta di una pianta di montagna molto conosciuta per lo sciroppo che si ricava. Ma i suoi fiori hanno anche un’azione lenitiva e protettiva delle prime vie respiratorie.

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