PIANTE SCULTURA –
La natura è anche una lotta per la sopravvivenza. E le piante si adeguano. Diventano così autentiche sculture, per dimensioni e per forme, nello sforzo genetico di adattarsi all’ambiente dove vivono.
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QUALI SONO LE PIANTE SCULTURA –
Le tillandsie xerofile, per esempio, hanno foglie ricche di tricomi, ovvero minuscoli organi capaci di assorbire l’acqua e i sali minerali disciolti nell’aria, così da non avere bisogno di radici. Altre specie, invece, sviluppano radici profondissime (oltre i 10 metri) e lunghissime (anche 30 metri) per scovare ogni minima traccia di acqua nei terreni sabbiosi e desertici.
Le caudiciformi, un tipo di piante per le quali in Italia ci sono diversi collezionisti, sono dotate di un organo speciale, il “caudex o caudice”, in grado di immagazzinare acqua e sostanze nutritive e di conservarle per i tempi difficili. E questa sorta di cambusa della pianta le consente poi di avere la forma di una scultura.
Ogni “caudex” è unico per forma e dimensioni: non ne esistono due uguali. Tanto è vero che, secondo i botanici, le piante caudiciformi sono un raggruppamento di specie eterogenee, appartenenti a una cinquantina di famiglie e provenienti da diversi continenti. L’unica cosa che le accomuna è l’identica strategia per sopravvivere alla siccità.
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