Come si coltiva il Piè di gallo

Regala un tappeto dorato in pieno inverno, mentre si semina nei mesi estivi. L’unico problema che può avere è la patologia fungina dei carboni

pie di gallo

Il Piè di gallo, conosciuto anche come l’anemone invernale, mentre il nome scientifico è Erantihs Hyenalis, è una pianta dotata di rizomi tuberosi che, durante l’inverno, crea dei bellissimi e allegri tappeti dorati, formati da corolle giallo lucente a 6 petali, contornate da una sorta di collaretto di brattee verde chiaro. Si può naturalizzare negli angoli semiombrosi, tra gli arbusti o sotto i rami degli alberi. L’effetto estetico di questa pianta, con i suoi fiori che arrivano abbondanti nei mesi freddi, è particolarmente suggestivo negli spazi aperti, dai giardini ai terrazzi, dalle aiuole alle bordure.

Esposizione e clima

Questa pianta è estremamente resistente al freddo, e regge temperatura anche sotto i 14-15 gradi. Cresce bene nelle zone fresche anche d’estate, con buone precipitazioni primaverili e autunnali. Gradisce il pieno sole a inizio stagione, quando fiorisce, e in seguito la mezz’ombra (per esempio creata da alberi e arbusti a foglie caduche),

Terreno e cure colturali

Il Piè di gallo predilige terreno fertile, ricco di sostanza organica, sempre fresco ma privo di ristagni di acqua. Dopo avere eliminato le foglie secche, a fine primavera pacciamare con composto e terriccio torboso a copertura del terreno, perché si mantenga fresco durante l’estate.

Annaffiature

In genere è sufficiente l’acqua piovana. Non necessita di annaffiatura in caso di terreno umido; irrigazione regolare nella fase giovanile.

Semina e fioritura

Bisogna dividere i rizomi tuberosi nella stagione estiva e piantarli in un terreno fresco, Si può effettuare anche la semina: in questo caso, però, per la fioritura bisogna attendere il secondo anno. I mesi in cui i fiori sbocciano sono gennaio e febbraio. La pianta non va potata, basta, dopo la fioritura, eliminare le parti secche o completamente sfiorite.

Problemi e rimedi

La patologia fungina dei carboni è l’unica malattia che può colpire la pianta, curabile con appositi medicinali.

Fonte immagine di copertina: Wikipedia

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