Piede piatto: cause, rimedi e prevenzione

Nei primi anni di vita del bambino è una condizione normale, diventa patologica dopo i sei-sette anni. Negli adulti è fondamentale non andare in sovrappeso

Piede piatto: cause, rimedi e prevenzione

Il piede piatto si configura come una particolare malformazione del piede, con l’appiattimento della volta plantare. Nei bambini piccoli i piedi possono essere rivolti verso l’esterno o verso l’interno, e dai 10 mesi fino ai 3-4 anni il piede piatto è una condizione fisiologica (infatti si parla di piede piatto fisiologico) che regredisce autonomamente entro i 6-7 anni. Diversamente, si entra nella patologia del piede piatto che va diagnosticata e curata.  Anche perché il piede piatto porta a un’alterazione dell’allineamento delle gambe, con problemi alle caviglie e alle ginocchia. Inoltre, i bambini con il piede piatto, una volta adulti, possono ritrovarsi con l’alluce valgo o con problemi come l’artrosi della caviglia.

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Cause

Nei bambini, come abbiamo detto, il piede piatto è una condizione del tutto naturale, destinata a rientrare in pochi anni. Negli adulti, invece, le cause più frequenti del piede piatto sono:

Sintomi

Il piede piatto non ha particolari sintomi, ma poiché viene alterato l’appoggio del piede stesso si costringono i muscoli a un “superlavoro” e possono comparire dolori e contratture. Il dolore si concentra nel tallone, nel ginocchio e nella volta plantare, mentre il gonfiore si localizza nella zona della caviglia.

Diagnosi

La diagnosi del piede piatto viene fatta dal medico attraverso una visita specialistica, durante la quale viene chiesto al paziente, per esempio, di mettersi sulle punte dei piedi. Poi ci sono alcuni esami che possono essere richiesti per completare la diagnosi: una radiografia per visualizzare bene le ossa e le articolazioni dei piedi, una Tac per approfondire meglio le immagini della radiografia, l’ecografia (quando il medico sospetta una lesione del tendine) e la risonanza magnetica che fornisce indicazioni sia sui tessuti molli sia sui tessuti duri.

Cure e rimedi

Le visite dello specialista sono fondamentali per i bambini e i loro piedini, così come la scelta delle scarpe. Un primo rimedio che può essere applicato con efficacia è quello del plantare. Poi c’è l’attività fisica, con esercizi ad hoc per rafforzare i muscoli, e alcuni sport come il nuoto. Inoltre, è utile nei più piccoli camminare spesso scalzi. Nei casi più gravi si può intervenire con un piccolo approccio chirurgico correttivo: in questi casi l’età giusta per farlo è tra i 9 e i 14 anni. Nell’adulto, oltre a plantari, scarpe ortopediche per i piedi piatti, e calzature su misura che favoriscano il mantenimento di una curvatura piantare adeguata e consentono al piede di assumere una forma adeguata, si possono scegliere tipi di terapie mirate, sulla base delle indicazioni dell’ortopedico. I farmaci sono inutili, se non in una funzione antidolorifica e temporaneamente. Anche negli adulti si può ricorrere a un intervento di chirurgia mininvasiva, chiamato endortesi. Il chirurgo pratica un piccolo foro e introduce una vite all’altezza del tarso: grazie agli stimoli prodotti dalla vite, il piede assume una forma normale.

Prevenzione

Il piede piatto si può prevenire innanzitutto mantenendo il peso corporeo nella norma, e non andando incontro a condizioni di sovrappeso o di obesità. Inoltre, gli sport più adatti per prevenirlo sono il nuoto e la bicicletta. Quanto alle calzature che si indossano, l’importante è che siano molto comode.

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