La chiamano “la puntura della magrezza”. Basta qualche iniezione di semaglutide, un farmaco molto noto da tempo per la terapia contro il diabete di tipo 2 a stella, e si possono perdere diversi chili. Da qui una vera corsa a questo medicinale, immortalato nelle copertine di testate internazionali come The Economist e New Yorker. In America, ma da qualche tempo anche in Italia.
Indice degli argomenti
SEMAGLUTIDE
Dal punto di vista scientifico, il semaglutide è un agonista del recettore del gip-1, un ormone prodotto dall’intestino che stimola la secrezione di insulina. Da qui il suo uso molto frequente, come farmaco iniettivo, nelle terapie contro il diabete di tipo 2.
LEGGI ANCHE: Come fare una dieta corretta: 10 semplici regole
OZEMPIC E SAXENDA
QUANTI CHILI SI PERDONO CON IL SEMAGLUTIDE?
La svolta di questo medicinale, ai fini della lotta all’obesità e al sovrappeso, arriva dopo il test su duemila persone obese pubblicato sul New England Journal of Medicine. Con risultati piuttosto clamorosi. Nessuna di queste persone, provenienti da 16 paesi di tutto il mondo, era già malata di diabete, e il loro problema riguardava soltanto l’obesità. La sperimentazione è andata avanti per sedici mesi e i medici hanno calcolato una perdita media di 15 chili di peso. E un paziente su tre ha visto calare i suoi chili del 20 per cento. Senza una dieta e tantomeno senza la chirurgia contro l’obesità che in Italia fanno, ogni anno, 25 mila persone.
DIMAGRIRE SENZA DIETA
Dimagrire senza dieta, e attraverso l’uso dei farmaci (tra l’altro spesso sconsigliato dai medici) finora non ha portato risultati della diminuzione del peso superiori al 10 per cento, e in casi poco frequenti. Qui siamo già al doppio, e nella media. Il risultato è che negli Stati Uniti soltanto nel 2022 il semaglutide è stato prescritto a quattro milioni di persone, e si può immaginare che cosa potrà accadere di fronte al fatto che si prevede, nel 2035, un abitante del pianeta su due colpito dall’obesità.
PER APPROFONDIRE: Dieta chetogenica: come funziona e quando serve
COME SI SOMMINISTRA IL SEMAGLUTIDE
Il semaglutide si somministra attraverso delle iniezioni sottocutanee nell’adipe addominale. Non deve essere somministrato per via endovenosa o intramuscolare. La dose, in genere, è di 0,25 milligrammi a settimana, e dopo quattro settimane si può passare a 0,5 milligrammi. Ma mai andare oltre i 2 milligrammi a settimana.
SEMAGLUTIDE IN ITALIA
Anche in Italia il semaglutide inizia a essere un farmaco utilizzato per perdere peso, specie nei casi di obesità resistente, quella che non molla anche di fronte a interventi multidisciplinari. Dal nutrizionista, che indica la dieta, allo psicologo. In ogni caso, in Italia il semaglutide si può prendere soltanto attraverso la prescrizione di un diabetologo, e comunque i costi sono piuttosto alti. Intanto su siti molto autorevoli sul piano scientifico, come quello dell’ospedale Humanitas o della Fondazione Veronesi, il semaglutdine viene indicato come un’opzione per affrontare di petto l’obesità. Ed evitare innanzitutto interventi chirurgici.
LEGGI ANCHE: Dieta Melarossa: cos’è, come funziona e quanto costa
QUANTO COSTANO OZEMPIC E SAXENDA
In America il semaglutide costa, per un mese, tra i 900 e i 1.300 dollari. In Italia un tantino meno, ma comunque il costo è elevato, anche perché, per il momento, il brevetto di questo farmaco è monopolizzato da un’unica azienda farmaceutica, la danese Novo Noridsk. Ma anche su questo fronte non mancano le novità: diversi gruppi farmaceutici, da AstraZeneca a Pfezer, si stanno muovendo per molecole simili a quelle messe a punto da Novo Noridsk. E in futuro, una volta che i brevetti saranno scaduti, il semaglutide potrebbe diventare un farmaco come quelli a base di statine per abbassare il colesterolo. Un farmaco per tutti, prescrivibile attraverso il Sistema sanitario nazionale. O utilizzabile su larga scala nei paesi poveri dove l’obesità dilaga per la cattiva alimentazione. E non soltanto, come avviene oggi in America, per miliardari come Elon Musk (che ha confessato di usarlo regolarmente) e star di Hollywood.
QUANTO COSTANO IN ITALIA OZEMPIC E SAXENDA
CONTROINDICAZIONI SEMAGLUTIDE
A parte i costi, ci sono anche altre controindicazioni che inducono alla cautela rispetto all’uso del semaglutide. Troppo presto per conoscere gli effetti collaterali quando viene utilizzato come medicinale contro l’obesità: non esistono ancora studi completi su ciò che accade ai pazienti non diabetici che prendono regolarmente il semaglutide. Sicuramente si dimagrisce, e molto rapidamente, ma non c’è ancora una certezza che non si ritorni obesi dopo un lungo periodo si sospensione del farmaco. E anche in questo caso ci vorrà tempe per dare certezze scientifiche. Infine, mentre alcuni effetti del farmaco sono noti (come la diarrea, la nausea, il vomito e la stanchezza), ancora non si conosce nulla sulle interazioni con altri medicinali e sui rischi dell’uso del semaglutide in gravidanza e durante l’allattamento. Secondo medici esperti, come il professore Angelo Avogaro, presidente della Società italiana di diabetologia, il semaglutide utilizzato da parte di chi è,sano può portare a un dimagrimento eccessivo, con una perdita significativa della massa muscolare e con uno stravolgimento del metabolismo, che a lungo andare può generare serie alterazioni metaboliche. Non resta che concludere con due certezze: essere cauti e prendere qualsiasi decisione sempre e solo d’accordo con il medico.
A CHI NON DARE IL SEMAGLUTIDE
VIETATI I COCKTAIL DI MOLECOLE
DIETA: COSA SAPERE
- Come sostituire il sale per una dieta più salutare
- Dieta flexitariana: consigli e vantaggi
- Dieta Scarsdale: cos’è e come funziona
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.