A spulciare tra le carte del bilancio della Calabria si scopre come la voragine dei conti pubblici e degli sprechi nelle amministrazioni regionali non ha confini, dalla Lombardia al Lazio fino appunto alla Calabria. Da uno spreco, la doppia sede delle istituzioni regionali, ne nascono altri a catena, i rimborsi chilometrici per gli spostamenti dei consiglieri.
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La giunta calabrese si riunisce a Catanzaro, il consiglio a Reggio Calabria: la conclusione di una bizzarra par condicio è che la busta paga dei consiglieri vola da 14.500 euro lordi al mese fino a oltre 18mila euro accumulando i rimborsi spese per i trasferimenti. Poi ci sono i soldi per i rimborsi ai gruppi consiliari (4,46 milioni di euro), spese spesso senza neanche le ricevute. E con alcune passioni specifiche, come per esempio quella per i giornali nell’era di Internet. L’ex governatore Agazio Loiero in soli quattro mesi ha speso 6mila euro di giornali, pari all’acquisto di 40 quotidiani al giorno.
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Mentre nel gruppo del Pdl sotto la generica voce di consulenze, convegni, studi e documentazione, compare un costo forfettario di 233mila euro. Dai giornali ai viaggi. Assessori e consiglieri della Calabria girano il mondo come delle trottole, sempre però a spese dell’amministrazione regionale. Con folte delegazioni si va in America (convention del Niaf), in Austria (per la stretta collaborazione ambientale con questo apese), in Australia, Canada, Arabia Saudita (per promuovere i prodotti alimentari calabresi), Russia, Montecarlo. La magistratura ha aperto diverse inchieste e la Finanza, con un blitz in Consiglio regionale, ha sequestrato la scarna contabilità dell’amministrazione. Gli sviluppi sono scontati.
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