PISTE CICLABILI ITALIA –
Il ministro Graziano Delrio promette cantieri aperti per grandi ciclovie di interesse nazionale. Bene. Non c’è sindaco italiano che non pensi a una pista per i ciclisti ed a nuovi spazi per le bici. Bene. Ma intanto le statistiche, che registrano i fatti, dicono altro: nel Copenhagenize Index, che misura e classifica le città più favorevoli alle due ruote, ai primi trenta posti non compare alcuna città italiana. Ai primi tre posti ci sono invece la capitale danese, seguita da Amsterdam e Utrecht, entrambe città olandesi. Una gerarchia nota, che non è una novità, con i paesi del Nord Europa nella parte dei primi della classe.
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PISTE CICLABILI IN EUROPA –
Sorprende invece la crescita di nuove città che orientano le loro politiche a favore delle piste ciclabili, con cambiamenti veramente rivoluzionari. E’ il caso di Lubiana, ma anche di Barcellona e di Siviglia, dove si sta diffondendo al massimo l’uso della bicicletta anche grazie a interventi molto significativi sul piano infrastrutturale. E noi? Nella classifica non si vedono le grandi metropoli italiane, come Roma, Milano e Napoli, ma non compaiono neanche medie città come Parma, Reggio Emilia e Ferrara, che sono tradizionalmente attrezzate per le due ruote. Insomma: non ci siamo.
MAPPA PISTE CICLABILI MILANO –
Mancano le piste, sicuramente. Scarseggia la sicurezza, ed è un problema per chi sceglie questo mezzo di locomozione. Ed è ancora insufficiente una cultura a favore della bici, come alternativa all’auto. Se prendiamo l’esempio di Milano, di certo la città italiana dove sono stati fatti i maggiori sforzi per l’uso alternativo all’auto per ridurre l’inquinamento, risparmiare sui consumi e migliorare il traffico, scopriamo che ad oggi appena 4 cittadini su 100 utilizzano la bicicletta come mezzo per andare a lavoro oppure per fare la spesa. A Copenaghen sono 50, ad Amsterdam 26 ed a Monaco 14. Distanze abissali che indicano come la strada per la bici in Italia sia ancora molto lunga. E al momento tutta in salita.
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