POLITICA ITALIANA AGENDA 2030
Un punto scientifico, con numeri rigorosi e puntuali: un’agenda sulla Sostenibilità, scolpita dall’Onu e come la intendiamo anche noi, comunità di Non sprecare, che chiama in causa il governo, il Parlamento e tutte le forze politiche. Così l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) suona la sveglia con l’evento “La politica italiana e l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. A che punto siamo?” che si svolgerà mercoledì 27 alla Camera dei Deputati. L’incontro, al quale parteciperanno il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sarà l’occasione per prendere in esame le misure messe in campo dal nostro Paese per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità fissati il 25 settembre del 2015, durante l’Assemblea Generale dell’Onu.
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CAMBIAMENTI CLIMATICI AGENDA 2030
L’evento, che si potrà seguire sulla Web Tv della Camera dei Deputati, sul sito www.asvis.it, e sulla pagina Facebook @asvisitalia, viene organizzato a oltre tre anni dalla sottoscrizione dell’Agenda 2030 e dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile. In questo periodo molti Paesi si sono dotati di strategie articolate e vincolanti per contribuire allo sforzo globale necessario per assicurare un futuro al nostro mondo. Ma, se da una parte sono stati fatti passi in avanti, dall’altra, come sul fronte della lotta al cambiamento climatico, sono emersi arretramenti e contrasti tra Paesi e aree geopolitiche. Una situazione che, secondo diversi studi, contribuisce al moltiplicarsi di eventi naturali estremi e all’aumento di tensioni socio-politiche che rendono incerto il futuro economico globale, con ripercussioni sull’occupazione e il benessere di milioni di persone. Nello specifico, il deterioramento delle condizioni ambientali inciderebbe anche sui fenomeni migratori, che continuano a provocare la morte di migliaia di persone.
SITUAZIONE ITALIA AGENDA 2030
Nonostante il miglioramento osservato in tanti indicatori globali relativi a tematiche economiche e sociali, in generale è necessario un deciso cambio di rotta per raggiungere gli obiettivi entro i prossimi 11 anni. A tal proposito, secondo il Rapporto ASviS del 2018, l’Italia è tra i Paesi che stanno perdendo la sfida dello sviluppo sostenibile. Anche negli ambiti in cui si registrano miglioramenti, infatti, a meno di immediate azioni concrete e coordinate, sarà impossibile rispettare gli impegni presi dal nostro Paese lo scorso 25 settembre del 2015. Basti pensare che, tra il 2010 e il 2016, l’Italia è peggiorata in cinque aree strategiche: povertà (obiettivo 1), condizione economica e occupazionale (obiettivo 8), disuguaglianze (obiettivo 10), condizioni delle città (obiettivo 11) ed ecosistema terrestre (obiettivo 15).
ALLEANZA ITALIANA PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE ASVIS
È giunto quindi il momento di confrontare su queste tematiche la posizione delle diverse forze politiche, che nell’incontro pubblico organizzato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) avranno modo di discutere il contenuto del Rapporto ASviS, ma anche l’impatto della Legge di Bilancio e gli impegni assunti ufficialmente da gran parte dei partiti. Il tutto affinché, finalmente, tutti, nessuno escluso, possano svegliarsi dal torpore di questi anni, cominciando a costruire un futuro sostenibile per il nostro Paese.
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