Pollici verdi a Scampia, nel regno dei clan. I volontari che salvano un parco e fanno comunità

Un’associazione ha fatto rinascere il parco Corto Maltese, che per anni, a causa dell’assenza delle istituzioni, è stato abbandonato in un totale stato di degrado, dove spadroneggiavano spacciatori e tossicodipendenti. Oggi, invece, c’è un orto sociale, aiuole e i muri perimetrali sono stati abbelliti da murales

ORTO SOCIALE SCAMPIA

Ci sono due cose, molto Non sprecare, che rendono unico il progetto ‘Pollici verdi‘ dell’omonima associazione di Scampia, uno dei quartieri più abbandonati e ad alto tasso di delinquenza criminale della periferia della città di Napoli. Innanzitutto l’obiettivo principale: recuperare spazi di verde, alberi compresi. A partire dal parco Corto Maltese, abbandonato e destinato ad essere solo un luogo di violenza. O di loschi traffici. In secondo luogo, l’idea che anche in un quartiere così difficile, dove il senso civico è ridotto ai minimi termini e dove l’unica legge che domina è quella dei clan, è possibile fare qualcosa di davvero sostenibile, con una parola da utilizzare come bussola: Insieme

POLLICI VERDI SCAMPIA

Già, insieme si è più forti. Convincenti ed efficaci. Capaci di sfidare istituzioni assenti o sorde. E insieme si ricostruisce anche il tessuto dei legami di una comunità, altrimenti sprecato e sfilacciato nell’indifferenza generale. Non a caso i ‘Pollici Verdi’ nascono dal bisogno e dalla necessità di vivere con senso civico il verde del parco Corto Maltese, che per troppo tempo versava in stato di abbandono.

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PARCO CORTO MALTESE

Il parco Corto Maltese è grande 22mila metri quadrati ed è delimitato tra quattro schiere di palazzi, nel quartiere di Scampia. Per anni è stato ridotto a un’autentica discarica a cielo aperto, dove di notte avvenivano anche contrattazioni per lo spaccio di droga. I volontari hanno ripulito strade, aiuole e piccoli giardini. Hanno dipinto, con i bambini delle scuole di Scampia, vasi e cestini per i rifiuti. Hanno montato bellissime panchine di legno e giostrine. Hanno costruito eleganti e semplici recinzioni in legno, e nell’area sono perfino tornate le gazze.

Poi ci sono i tocchi artistici. Il campione del mondo per la realizzazione di acquari, Peppe Landieri, ha costruito tronchi per piccole fontane. Lo scultore Vincenzo Giusti ha realizzato animali in legno, dalla rana alla tartaruga, con tronchi d’alberi caduti. E oggi il Parco Corto Maltese è un vero regno del possibile cambiamento nel cuore di Scampia, dove anche il Comune ha dato il suo contributo. Come? Cambiando l’intera illuminazione dell’area e introducendo ovunque lampade a led. Specie all’ingresso dell’area giochi dove un grande murales avverte: “Il parco dei bambini che sorridono, dove non è vietato provare gioia”. Gioia e gratitudine per i 23 volontari di Pollici verdi per Scampia.

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ORTO SOCIALE SCAMPIA

I ‘Pollici Verdi’ vivono la riappropriazione del parco come una vera e propria rivincita non solo per coloro che si sono impegnati in questa impresa – erano in tanti quelli che credevano fosse una pazzia – ma per tutto il quartiere. È giusto infatti che Scampia cominci a farsi conoscere per tutte le iniziative lodevoli di cui è protagonista e che finalmente si tolga di dosso quell’etichetta di periferia difficile dalla quale fuggire.

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Il progetto è in concorso per l’edizione 2019 del Premio Non Sprecare. Per conoscere il bando e partecipare vai qui!

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