Lo spazio comune è utilizzato in mille modi. Per scambiare libri, imparare il giardinaggio, fare doposcuola per bambini stranieri, conversare tra anziani che non sono più autosufficienti e non possono andare al bar, giocare a burraco. Ma l’obiettivo è unico: rompere il muro della solitudine delle persone fragili. Anziani soli, malati, senza una famiglia solida alle spalle. Gruppi familiari in gravi difficoltà economiche.
PORTINERIE DI QUARTIERE
Le portinerie di quartiere nascono in Veneto e soltanto nell’area di Venezia ne sono in funzione ben tre: nel capoluogo della regione, a Mestre ed a Chioggia. Tutto grazie ai Centri di servizio per il volontariato (Cvs) locali, che lavorano a supporto delle associazioni sul territorio. Il progetto è ancora sperimentale, ma considerando i risultati potrebbe presto espandersi anche in altre zone d’Italia.
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COME FUNZIONA UNA PORTINERIA DI QUARTIERE?
Una portineria di quartiere funziona all’interno di uno spazio fisico, che diventa appunto una sorta di “portineria” che viene messo a disposizione della comunità. Nel caso della Portineria di quartiere di Mestre, per esempio, lo spazio è un negozio sfitto messo a disposizione delle associazioni di volontariato che gestiscono il servizio dal suo proprietario, con un semplice contratto di comodato d’uso. All’interno dello spazio persone e famiglie si incontrano, come se fossero al bar o in una parrocchia. C’è un’area destinata al bookcrossing, ci sono i tavoli per giocare a burraco, i divani per imparare il lavoro a maglia. Poiché siamo in una zona della città multietnica, in prossimità della stazione, la Portineria di quartiere di Mestre accoglie anche bambini cinesi e cingalesi per il doposcuola. E insieme, i frequentatori della Portineria di Mestre hanno deciso di adottare un piccolo spazio verde per realizzare un orto urbano.
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PORTINERIA DI QUARTIERE NELLE EX EDICOLE
Ma le portinerie di quartiere possono nascere anche nelle ex edicole di una zona. In questo caso i volontari che gestiscono il servizio offrono ai residenti aiuti per l’assistenza a domicilio, piccoli lavori domestici, accudimento degli animali da compagnia, aiuti per trovare una colf, una badante, una baby-sitter. Un modo per fare tornare a vivere le edicole e per costruire spazi di comunità e di buon vicinato, per sconfiggere il male, non sempre oscuro e invincibile, della solitudine.
Le immagini sono tratte dalla pagina Facebook “Portineria di Quartiere Mestre – Via Piave“
LE INIZIATIVE PER NON LASCIARE SOLI GLI ANZIANI:
- Accessori di moda fatti a mano dalle donne che vivono nelle case di riposo per anziani
- Prendi in casa: il progetto per fare convivere giovani in cerca di alloggio e anziani rimasti soli
- Libri al telefono: a Trieste, una libraia legge storie per gli anziani soli
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