Anche quest’anno il Premio Non sprecare è giunto a conclusione decretando i propri vincitori. Tra le tante candidature arrivate da tutta Italia, il 28 novembre, nella cornice dell’università Luiss Guido Carli, a Roma, sono stati premiati otto tra personaggi, esperienze e progetti, che più di altri hanno saputo incarnare uno sviluppo economico e sociale davvero sostenibile. Laddove la sostenibilità è quella scolpita nei 17 punti dell’Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo sostenibile.
PREMIO NON SPRECARE VINCITORI 2019
Nella decima edizione del Premio, che ha visto il conferimento di un premio in prodotti biologici Alce Nero, pari al peso corporeo dei proponenti, hanno conquistato il riconoscimento, tra gli altri, un’azienda che si batte contro lo spreco di cibo, una scuola capace di proporre un programma formativo innovativo per la riduzione della plastica. Ma anche un’associazione che combatte per il recupero, dal basso, di un territorio abbandonato. E un comune che si è impegnato, grazie all’aiuto dei cittadini, ad aumentare le aree verdi attraverso l’innesto di nuovi alberi a seguito di buone pratiche di riciclo.
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IMPORTANZA DEGLI ALBERI
Proprio gli alberi sono stati scelti come tema dell’edizione 2019, seguendo tre direttrici: A come Aria, B come Bene comune, C come Consapevolezza. Passaggi ineluttabili per preservare un inestimabile patrimonio che è sempre più messo in pericolo. Basti pensare che, per il rapporto sulla deforestazione del Global Forest Watch, think tank dell’Università del Maryland, nel 2018 sono andati persi 12 milioni di ettari di foreste tropicali, un’area pari a quella della Gran Bretagna. È giunto quindi il momento di un “salto di qualità“, come sostiene l’ideatore del Premio Non Sprecare, Antonio Galdo, secondo il quale bisogna partire da un dato molto positivo: “In Italia ormai sono in campo migliaia di associazioni, in tutte le regioni, che si impegnano a salvare, piantare e curare gli alberi. Per crescere, e in sinergia con la pubblica amministrazione e non in supplenza, devono riuscire a formare reti, con una loro forza finanziaria e di mobilitazione grazie anche alla leva della raccolta fondi di piccoli contributi. Il crowdfunding può salvare gli alberi e ricostruire le nostre comunità civiche con un doppio risultato; da un lato raccoglie risorse preziose, dall’altro, aggrega, mobilita le persone e rafforza le relazioni umane. Il passo per arrivare a una rete del crowdfunding per gli alberi è breve, e questo Premio, in tutto il suo corso, cercherà di dare il suo piccolo contributo per centrare l’obiettivo”.
Ma ecco nello specifico i candidati che si sono aggiudicati il Premio Non sprecare 2019 in tutte le sezioni previste dal regolamento. A questi risultati, oltre alla giuria nominata per l’occasione, ha contributo la nostra comunità, con il gradimento sulle singole candidature, espresso attraverso le piattaforme dei nostri social, e l’università Luiss, nelle vesti di partner scientifico del Premio.
Personaggio straniero
Per l’edizione 2019 il riconoscimento è andato all’economista francese di fama mondiale Jean-Paul Fitoussi “per la consapevolezza, sempre ricorrente nella sua attività accademica e divulgativa, di profonde ingiustizie sociali che richiedono anche scelte radicali. Senza le quali la sostenibilità è solo una parola vuota”.
Personaggio italiano
La conduttrice televisiva Sveva Sagramola, invece, si è aggiudicata il premio nella categoria ‘Personaggio italiano’, grazie ad “uno stile fatto di competenza e di pacatezza, con il quale parla in televisione, tutti i giorni e da diversi anni, di sostenibilità. La conferma d’autore che in tv, come nel web e in generale nell’informazione, è sempre possibile evitare lo spreco del linguaggio e delle buone maniere”.
Aziende
In questa categoria il Premio è stato conquistato dalla Bestack, un consorzio che utilizza un imballaggio anti spreco in grado di combattere la deperibilità degli ortaggi. Un innovazione molto apprezzata dalla giuria che ha voluto premiare “i risultati molto incoraggianti di un nuovo prodotto capace di ridurre lo scandalo dello spreco di cibo. E di aprire nuove opportunità, con la bussola dello sviluppo sostenibile, per l’intero settore industriale degli imballaggi”.
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Associazioni
I Pollici verdi di Scampia invece hanno conquistato il premio nella categoria ‘Associazioni’ “per l’ambizioso lavoro di recupero, dal basso, di un territorio abbandonato ed esposto a tutti i rischi della violenza priva di argini. Un’attività civica di grande valore, anche per la parola chiave che mette in campo: insieme”.
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Istituzioni
In questa categoria si è conquistato i favori della giuria Comune di Padova “per il progetto Operazione Più Alberi con il quale tutti i cittadini possono contribuire ad aumentare le aree verdi. Migliorando, allo stesso tempo, l’aria e la pulizia di strade e quartieri della città”. Nello specifico, l’iniziativa, consente a ciascun abitante della città, attraverso una tessera, di accumulare tre conferimenti corretti di rifiuti nel corso di un anno. Nel caso in cui si verifichi questa ipotesi scatta un premio, non per il singolo abitante di Padova, ma per tutta la città: viene infatti piantato un albero in una delle zone verdi della città veneta.
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Scuole
Tra le scuole ha trionfato l’Istituto Enrico Fermi di Mantova “per l’alto potenziale di una ricerca, realizzata a partire da un ambito scolastico, da perfetta economia dello sviluppo sostenibile. In grado di fare innovazione e prodotto, riducendo allo stesso tempo i rifiuti di plastica”.
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Giovani
Mentre nella categoria ‘Giovani’ ha vinto Junker “per la capacità di coniugare l’innovazione, la cura del bene comune e l’efficienza di un servizio pubblico essenziale. Con la partecipazione attiva dei cittadini”. Questa start-up, creata da quattro ragazzi, ha dato vita a un’app intelligente, che riconosce i prodotti e spiega all’utente come smaltirli.
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Premio Speciale Costa
In quest’ultima categoria, infine, è stata premiata l’Associazione Guglielmo Huffer “per la passione e la tenacia dimostrate nel prendersi cura di un bene comune, superando qualsiasi difficoltà burocratica. E nella consapevolezza che il verde si protegge innanzitutto con la collaborazione tra cittadini e istituzioni”.
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