BIBLIOTECA DIFFUSA –
Leggere è una pratica sempre più in disuso. I dati rivelano che la stragrande maggioranza degli italiani non legge nemmeno un libro all’anno. Eppure qualche virtuosa sacca di resistenza esiste. Sono piccole eccezioni che non solo promuovono la lettura ma aiutano anche la collaborazione di quartiere istaurando dei circoli virtuosi di cui andare fieri. Si tratta di un’iniziativa che con lo slogan “prendi un libro, lascia un libro” ha permesso a una famiglia che vive nel modenese di dare vita a una vera e propria biblioteca diffusa.
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LA BIBLIOTECA DEL GUFO –
L’idea è venuta a Elena Barbieri e Luca Neri che, quasi per gioco, nel 2013 hanno appeso fuori dal giardino di casa loro una cassetta dove era possibile prendere e donare dei libri, il tutto senza nessun vincolo. Come tante esperienze positive, anche questa nasce da un momento difficile. I due genitori infatti, qualche anno fa, hanno scoperto che loro figlio Federico era afflitto dalla leucemia e che nei successivi mesi sarebbe stato costretto a un ritiro forzato in casa. Così, per creare un diversivo, Elena e Luca hanno deciso di costruire una prima casetta in legno con qualche testo. Federico ha contribuito alla costruzione dipingendo la piccola biblioteca di rosso. E nei mesi successivi, quando qualche buon intenzionato si avvicinava incuriosito, era proprio il ragazzo a spiegare come funziona lo scambio. Oggi la Biblioteca del gufo, chiamata così perché è aperta anche di notte, di via Mancini 99 a Formigene, vicino Modena, ha in dotazione più di 10 mila libri, 7 succursali e un capannone che fa da magazzino. E pensare che tutti gli amici della famiglia Neri, i primi a donare dei libri, erano molto scettici sulla buona riuscita dell’iniziativa.
COS’È UNA BIBLIOTECA DIFFUSA –
La Biblioteca del gufo ricalca un modello già molto diffuso negli Stati Uniti che si basa sulla condivisione della lettura che diventa un’esperienza collettiva. Nel mondo anglosassone le chiamano “free library” e sono delle vere e proprie biblioteche di quartiere. La “creazione” della famiglia Neri, in particolare è aperta 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno e l’aspetto curioso è che è proprio la notte il momento più proficuo per lo scambio.
Oggi a distanza di tre anni, la Biblioteca del gufo si sta allargando e da comunità silente si sta trasformando in una vera e propria occasione d’incontro. Sempre più spesso, infatti, vengono organizzate delle bancarelle dove vengono venduti alcuni dei libri donati in base a delle offerte volontarie. Tutto il ricavato viene devoluto in beneficienza. E il bilancio ad oggi è molto positivo perché nella zona la passione per la lettura cresce a vista d’occhio così come le donazioni.
Le foto sono tratte dalla pagina Facebook della Biblioteca del gufo
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