PREZZO UNICO SIRINGHE –
Quando ho letto la notizia, confesso, ho avuto qualche dubbio. Sentivo puzza di “bufala”. Così ho fatto qualche telefonata di verifica, e invece ho avuto la conferma: lo Stato italiano, ovvero noi contribuenti, risparmierà la bellezza di 132 milioni di euro su una spesa complessiva di 150 milioni solo mettendo in ordine le forniture degli aghi negli ospedali di tutta Italia.
Questo piccolo miracolo di buonsenso e di lotta agli sprechi si è consumato all’insegna del gesto più elementare: ovvero centralizzare gli acquisti attraverso la Consip, la società che si occupa di questo all’interno della Pubblica amministrazione. Così negli ospedali italiani arriveranno solo 12 tipi di siringhe, e quella di base, per le iniezioni, costerà tra 0,049 e 0,063 euro. E non 1 euro o 0,50 centesimi, come avveniva prima da regione a regione, da città a città, da ospedale a ospedale. La gara, con le regole che sono scolpite dalla legge, è stata divisa in 13 lotti di forniture ed a vincere sono stati cinque consorzi di imprese. In tutto, la fornitura su base unica nazionale è costata 18 milioni di euro, rispetto ai 150 milioni di euro spesi solo per gli aghi lo scorso anno. Risparmio: 132 milioni di euro. Sprechi: azzerati. Rischio corruzione: ridotto, almeno per un fatto statistico, visto che si tratta di una sola gara e non di una giungla di appalti come è avvenuto finora.
LEGGI ANCHE: Sanità costosa, sprecona e inefficiente, così 10 milioni di italiani vi rinunciano
RISPARMIO PREZZO UNICO SIRINGHE –
Ora immaginate un momento che cosa può accadere, sempre su base nazionale, se riuscissimo a seguire il criterio degli aghi per tutte le forniture sanitarie che ammontano complessivamente alla stratosferica cifra di 110 miliardi di euro. Potremmo dare una scossa ai conti pubblici. Fare una bella figura in Europa e nel mondo tagliando sprechi e spesa pubblica improduttiva, e non mettendo nuove tasse sulle spalle dei cittadini. Avremmo fatto fare un passo avanti a tutto il sistema sanitario ed alla macchina burocratica dello Stato. I corrotti sarebbero avvertiti: per loro gli spazi si riducono e il gioco si complica. Per i cittadini, gli utenti del Servizio sanitario nazionale, ci sarebbero più soldi da investire nel miglioramento delle prestazioni sanitarie e magari per ridurre le odiose file per alcuni tipi di interventi molto delicati. In una parola: avremmo una Sanità migliore con meno soldi. E con meno sprechi e meno ladri.
GLI SPRECHI PIÚ SCANDALOSI NELLA SANITÁ:
- Sanità in Calabria, sette anni di commissari. Tutti sprecati. Intanto hanno assunto 800 medici per 350 posti letto
- Sanità corrotta, in Italia si ruba in una Asl su tre. E il 77 per cento dei manager lo sa
- Malasanità, una donna muore a 40 anni mentre i medici litigano sul suo cuore
- Sprechi Sanità, in Campania solo in un anno inventati 523 incarichi di primari inutili
- Sanità: spesa unica per i farmaci. Contro gli sprechi e la corruzione
- Sanità e sprechi: ecco la mappa. Esami inutili, farmaci nella spazzatura e cibo marcito
- Gli sprechi nella Sanità: ecco dove è possibile tagliare
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.