Supermercati autism-friendly: il primo in Italia è a Monza. Senza luci che disturbano e rumori forti

Personale appositamente formato per gestire la comunicazione e la permanenza dei clienti nel punto vendita, niente luci fastidiose né rumori forti, un percorso con immagini segnaletiche a spiegare gli scaffali: un modello replicabile di supermercato inclusivo che promuove l'autonomia delle persone con disturbi dello spettro autistico

primo supermercato autism-friendly

Il primo supermercato autism-friendly in Italia: è aperto a Monza dal 10 settembre, nel punto di vendita di via Marsala della grande catena dell’alimentare Coop. Un vero e proprio supermercato inclusivo, che stimola l’autonomia e la possibilità di movimento delle persone affette da autismo. 

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PRIMO SUPERMERCATO AUTISM-FRIENDLY

A partire, per esempio, da tanti piccoli accorgimenti nella progettazione del punto vendita: luci più basse, nessun suono forte, personale appositamente formato e specificamente preparato sui disturbi dello spettro autistico, immagini che spiegano cosa si trova in ogni corsia nonché casse con priorità. 

Nei supermercati tradizionali, infatti, è difficile trovare un ambiente accogliente per chi, come nel caso delle persone con autismo, è ipersensibile a determinati stimoli di colori, luci o suoni, o che ha bisogno di una certo tipo di routine e di semplicità, anche nelle immagini, spesso usate come ausilio per l’apprendimento delle azioni da compiere durante la giornata. Le immagini, nel punto vendita di Via Marsala, saranno un supporto fondamentale per l’autonomia di movimento di chi, affetto da autismo, vorrà fare la spesa in tutta tranquillità: apposita segnaletica grafica, realizzata da Neshat Asgari, architetta iraniana dell’associazione Alla3 Onlus, che riunisce mamme e papà di bambini autistici. 

Basandosi sulle regole d’uso e i criteri della Comunicazione Aumentativa Alternativa (Caa), ha realizzato i disegni dei cartelli esplicativi per ogni corsia, sottoposti poi ad esperti neuropsicomotricisti e ad un’associazione di persone autistiche adulte. E ancora: ai clienti verrà fornita una mappa con la segnaletica all’ingresso, e  tutti i dipendenti del nuovo store di Monza hanno seguito un corso tenuto da psicologi e psicoterapeuti esperti di autismo, con l’obiettivo di fornire ai dipendenti gli strumenti per riconoscere le caratteristiche della condizione e per favorire la comunicazione e la permanenza in negozio e, per estensione, migliorare la qualità della vita quotidiana delle persone affette di autismo e dei loro familiari. In realtà, gli accorgimenti da adottare possono essere molto semplici, e facilmente replicabili in altri negozi, come per esempio l’eliminazione del “bip” alla cassa. 

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SUPERMERCATO AUTISM-FRIENDLY MONZA

Il supermercato autism-friendly è nato in collaborazione con le Onlus Alla3 e Pizzaut,  con lo scopo di rendere il mondo un luogo più a misura dei loro figli e di dimostrare che la diversità è sinonimo di arricchimento. Ed è proprio il presidente di PizzAut, ristorante gestito esclusivamente da ragazzi autistici, che a causa del Coronavirus si è reinventato sotto forma di camioncino itinerante, a spiegarlo: “La normalità deve essere inclusiva, è una questione di civiltà – ha detto Nico Acampora, fondatore di PizzAut e padre di un figlio autistico – Avremo fatto una piccola rivoluzione quando non ci sarà più bisogno di Coop o PizzAut”. Le difficoltà di un ragazzo o di una ragazza autistica in un negozio possono essere davvero insostenibili, ed è lo stesso Acampora a ricordare un episodio di vita vissuta con suo figlio: «Una volta siamo andati in un negozio, c’era un camerino stretto e il neon sfarfallante. Leo ha avuto una crisi e ha iniziato a urlare e alla fine la commessa ci ha invitati ad andare via perché disturbavamo i clienti… Ecco ora i dipendenti di Coop sono stati formati per affrontare la situazione. È una questione di civiltà non di inclusione».

In effetti la Coop non intende limitare l’esperimento a un solo punto vendita. Lo chiarisce il vicepresidente di Coop Lombardia Alfredo De Bellis, in una dichiarazione resa a SkyTg24: “Siamo il primo supermercato in Italia a fare una cosa del genere, e speriamo di essere copiati dalle altre catene di supermercati. Estenderemo questo modello a tutti gli altri punti in Lombardia”. 

Una curiosità: la collaborazione tra Coop e  l’Associazione PizzAut nasce dopo una disavventura, nell’autunno 2019: nel laboratorio del ristorante sono stati trafugati tutti i panettoni solidali preparati per il Natale scorso. Coop quindi era intervenuta per acquistare tutti i panettoni rubati. Iniziando, così, una collaborazione nel segno dell’inclusione.

(Immagine in evidenza tratta da Consumatori e responsabilità)

Il progetto del supermercato autism-friendly è candidato al Premio Non Sprecare 2020. Per candidare i vostri progetti, seguite le istruzioni fornite qui. 

PREMIO NON SPRECARE EDIZIONE 2020:

 

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