Sono entrambi cannabinoidi, in quanto provengono dalla stessa pianta di cannabis, producono effetti simili sul sistema nervoso centrale e hanno applicazioni terapeutiche piuttosto condivise. Ma per il resto i prodotti a base di THC (tetraidrocannabinolo) e il CBD (cannabidiolo) hanno caratteristiche, effetti, meccanismi d’azione e impatti sull’organismo molto diversi. E per il loro uso terapeutico è molto importante conoscere queste differenze.
Indice degli argomenti
I principi attivi
Il tetraidrocannabinolo (THC) è il principale composto psicoattivo della cannabis. Quando viene consumato, il THC interagisce con il sistema endocannabinoide del corpo umano, provocando vari effetti, tra cui l’euforia, il rilassamento, alterazioni della percezione e a volte effetti collaterali come ansia o paranoia. È il componente responsabile dell’effetto “sballo” tipico della cannabis.
Il cannabidiolo (CBD), al contrario, non ha effetti psicoattivi. Il CBD è stato studiato per le sue numerose proprietà terapeutiche, tra cui effetti anti-infiammatori, analgesici, ansiolitici e antiepilettici. Molti dei prodotti a base di cannabis legali contengono principalmente CBD, poiché questo composto non provoca gli effetti psicotropi associati al THC.
Il funzionamento nel corpo
Il THC si lega principalmente ai recettori CB1 nel cervello, il che provoca gli effetti psicoattivi caratteristici, come alterazioni della percezione e sensazione di euforia. Questo meccanismo è anche alla base degli effetti terapeutici del THC, come l’alleviamento del dolore o l’incremento dell’appetito.
Il CBD ha un’interazione più complessa con il sistema endocannabinoide. Sebbene non si leghi direttamente ai recettori CB1 e CB2 come fa il THC, il CBD sembra influenzare indirettamente questi recettori, modulando l’azione degli endocannabinoidi e altre vie metaboliche. Questo contribuisce ai suoi effetti anti-infiammatori, analgesici, ansiolitici e antiepilettici.
Effetti psicoattivi
Il THC provoca euforia, alterazioni sensoriali e modifiche nella percezione del tempo. Può anche causare ansia o paranoia in alcune persone.
Il CBD non provoca effetti psicoattivi. È generalmente considerato sicuro e non causa alterazioni della percezione.
Meccanismi d’azione
Il THC agisce legandosi ai recettori CB1, che sono concentrati nel cervello e nel sistema nervoso centrale. Questo meccanismo porta agli effetti psicotropi.
Il CBD interagisce in modo meno diretto con i recettori endocannabinoidi, ma influenza una varietà di altre vie biologiche nel corpo, comprese quelle legate alla serotonina e ai recettori per il dolore.
Effetti terapeutici
Il THC è noto per le sue proprietà analgesiche, anti-nausea, stimolanti dell’appetito e antinfiammatorie. È usato per trattare condizioni come il dolore cronico, la nausea da chemioterapia e la perdita di appetito.
Il CBD è studiato principalmente per le sue proprietà antinfiammatorie, ansiolitiche, antiepilettiche e neuroprotettive. È utile nel trattamento di disturbi come l’epilessia, l’ansia e l’infiammazione
Usi in medicina
Il THC è stato approvato in molti paesi per l’uso medico, in particolare per il trattamento di:
- Dolore Cronico: Il THC è efficace nell’alleviare il dolore, soprattutto quello associato a malattie come la sclerosi multipla, l’artrite e il cancro.
- Nausea e Vomito: È usato come antiemetico per trattare la nausea e il vomito indotti dalla chemioterapia.
- Stimolazione dell’Appetito: Il THC è utile per i pazienti che soffrono di perdita di appetito, come quelli affetti da HIV/AIDS o malattie oncologiche.
Il CBD è ampiamente studiato per le sue applicazioni terapeutiche, in particolare per le seguenti patologie:
- Epilessia: Il CBD è stato approvato dalla FDA negli Stati Uniti per il trattamento di alcune forme di epilessia, in particolare la sindrome di Dravet e la sindrome di Lennox-Gastaut.
- Ansia e stress: Il CBD è conosciuto per i suoi effetti ansiolitici, che possono aiutare a ridurre lo stress e l’ansia senza gli effetti collaterali sedativi dei farmaci tradizionali.
- Infiammazione e Dolore: Il CBD ha dimostrato proprietà antinfiammatorie e analgesiche, utile nel trattamento di malattie infiammatorie come l’artrite.
- Disturbi del Sonno: Il CBD può aiutare a migliorare la qualità del sonno, riducendo l’insonnia in alcune persone.
Metodi di consumo
Il THC può essere consumato in vari modi, tra cui:
- Fumo o Vaping: Il metodo più comune per consumare cannabis. L’effetto è quasi immediato, ma il fumo può essere dannoso per i polmoni.
- Edibili: Gli edibili sono alimenti o bevande infusi con THC. Gli effetti degli edibili sono più lenti e durano più a lungo, ma è più facile esagerare con il dosaggio.
- Oli e Tinture: Gli oli di cannabis contenenti THC sono utilizzati sotto forma di gocce sublinguali. Questo metodo consente un’assimilazione rapida.
- Capsule e Pillole: Un altro modo per consumare THC è sotto forma di capsule, che offre un dosaggio controllato.
Il CBD può essere consumato sotto forma di:
- Oli e Tinture: Gli oli di CBD sono uno dei metodi più popolari per l’assunzione. Vengono generalmente assunti sotto la lingua per una rapida assimilazione.
- Edibili e Gomme da Masticare: Questi prodotti sono facili da assumere, ma gli effetti richiedono più tempo per manifestarsi.
- Topici: Creme e unguenti a base di CBD possono essere applicati direttamente sulla pelle per trattare infiammazioni o dolori localizzati.
- Capsule e Pillole: Anche il CBD è disponibile sotto forma di capsule, per un dosaggio preciso e conveniente.
Effetti collaterali
Il THC può causare una serie di effetti collaterali, tra cui:
- Ansia e paranoia: Alcuni consumatori di THC possono sperimentare ansia o paranoia, specialmente con alte dosi.
- Disturbi della memoria e della cognizione: L’uso prolungato o ad alte dosi può influire sulla memoria a breve termine e sulle funzioni cognitive.
- Dipendenza: Sebbene il rischio di dipendenza dal THC sia inferiore rispetto a droghe come l’alcol o la nicotina, l’uso eccessivo può portare a una certa dipendenza psicologica.
Il CBD è generalmente ben tollerato, ma può causare alcuni effetti collaterali, come:
- Secchezza della bocca
- Affaticamento e sonnolenza
- Cambiamenti dell’appetito o del peso
- Disturbi gastrointestinali
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.