Prodotti contro la caduta dei capelli: quando non servono

Quelli a base di vitamina B hanno dovuto frenare le promesse mirabolanti in seguito alle censure dell'Efsa. Gli integratori a base di cisteina si possono sostituire con alcuni cibi. Quanto a shampoo e balsamo…

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Farmacie, erboristerie, siti online: ovunque grandinano le offerte di prodotti che promettono miracoli contro la caduta dei capelli. Promettono e non possono mantenere, e per più motivi che vanno dalla totale inefficacia fino alla possibilità di utilizzare, in alternativa, semplici rimedi naturali, ma con risultati migliori. Ma vediamo con ordine, e per categorie, quali sono i prodotti inutili proposti dal vasto catalogo di integratori, compresse, fiale, shampoo, per fermare la caduta dei capelli.

Vitamine

Tutti i prodotti miracolosi che vengono proposti contengono alti livelli di vitamina B biotina (B17). Peccato che diversi studi, alcuni dei quali risalgono al 2017, abbiamo dimostrato la totale assenza di prove che la biotina sia in grado di compensare la perdita dei capelli. La conferma di questo spreco arriva dalla decisione dell’Autorità per la sicurezza alimentare (Efsa) di non autorizzare alcuno slogan in questo senso. E solo così sono diminuite le promesse false e mirabolanti scritte sulle confezioni («accresce la forza dei tuoi capelli», «contrasta la caduta», «scientificamente provato», «chioma folta»), e sono aumentate frasi generiche quanto insignificanti (tipo: il prodotto può “contribuire”, “favorire” o “aiutare” la crescita e il benessere dei capelli).

La cisteina

Diversi integratori contengono l’amminoacido cisteina, o L-cisteina, in grado di produrre la cheratina, uno degli ingredienti essenziali per la solidità strutturale dei capelli. Peccato che nessuna ricerca scientifica confermi l’efficacia di questi integratori, mentre la L-cisteina è molto presente in diversi alimenti: avena, uova, pesce, latticini, soia, semi e frutta secca. Perché sprecare soldi con i soliti integratori alimentari?

La cheratina

Premesso che la cheratina è sicuramente il principale costituente di capelli e unghie, il suo uso in prodotti come gli integratori, è stato studiato solo sugli animali e in vitro. Motivo per cui l’Efsa non ha autorizzato alcun claim relativo alla capigliatura umana.

I minerali

Zinco, rame, selenio e ferro, se gravemente carenti, possono causare la perdita di capelli. Ma ci sono due considerazioni da fare. Se l’alimentazione è equilibrata, molto difficilmente ci può essere una carenza tale da giustificare la caduta dei capelli. In secondo luogo, tutti questi minerali sono ben presenti in diversi alimenti: basta inserirli nella dieta, senza rincorrere prodotti industriali che non offrono alcuna garanzia di successo.

Ingredienti vegetali

I più utilizzati nei prodotti che promettono di arrestare la caduta dei capelli sono: semi di zucca, semi d’uva, di tè verde, di miglio e perfino di mele annurca IGP campana. Ma anche in questi casi gli studi, piuttosto scarsi, perlopiù in vitro e su animali, non hanno confermato nulla di significativo.

Shampoo e balsamo

Qui entriamo in una sorta di “terra di nessuno”. I prodotti che promettono miracoli contengono la cheratina idrolizzata, che dovrebbe essere in grado di ricostruire la fibra danneggiata. Anche in questo caso, non esistono conferme certe, se non il fatto che alcuni di questi prodotti possono conferire lucentezza e volume ai capelli. Ma questo non significa che ne evitino la caduta.

Rimedi naturali

A fronte di questa infernale macchina del marketing e della pubblicità, priva di rigore scientifico, esistono una serie di rimedi naturali, che possono anche dare qualche risultato utile. Qui ne trovate alcuni esempi.

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