PROFUGO EROE TORINO
Osahon stava chiedendo l’elemosina fuori il supermercato come tutti i giorni, quando all’improvviso ha visto un uomo incappucciato con in un mano un coltello avvicinarsi alla cassiera. In quei pochi istanti non ha esitato ed è riuscito a mettere in fuga il malintenzionato che stava per compiere l’ennesima rapina al Prestofresco di Mercadante, a Torino. Un atto di eroismo che non è passato inosservato tanto che oggi Osahon Ewansiha, un ragazzo di 27 anni originario della Nigeria, in un supermercato ci lavora.
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SVENTA UNA RAPINA E DIVENTA COMMESSO
Dopo aver sventato la rapina, infatti, la procuratrice dell’azienda, Domenica Lauro, ha deciso di offrire un’occasione a Osahon Ewansiha, che qualche giorno fa ha cominciato a lavorare nel supermercato di via Clementi, a due passi da dove prima chiedeva l’elemosina. Tutto questo è stato possibile grazie a un contratto di apprendistato di tre anni che, come ha dichiarato il ragazzo a Carlotta Rocci, in un’intervista su Repubblica, gli permetterà di ricominciare da capo: “Da qui comincia il mio futuro”. E pensare che quel gesto di eroismo per Osahon è stato naturale perché “quando ho visto la cassiera in pericolo ho pensato alla mia famiglia in Nigeria e ho deciso di intervenire”. Una scelta tutt’altro che priva di rischi perché il ladro quando si è sentito il giovane nigeriano alle spalle ha cercato più volte di colpirlo con il coltello fino a quando ha desistito ed è scappato. Una fuga che, però, è durato poco: il malvivente, un 28enne italiano, ha deciso infatti di costituirsi quando ha capito che era braccato dalle forze dell’ordine.
MIGRANTI CHE SI INTEGRANO
Nell’intervista a Repubblica Osahon ha dichiarato: “io faccio l’elemosina perché anche se non ho niente non voglio diventare un ladro”. Una frase tanto semplice quanto emblematica della sua natura. Genuinità che deve aver intuito anche la direttrice che, contro tutto e tutti, ha deciso di assumerlo. “Ho ricevuto delle mail, mi hanno accusato di falso buonismo – racconta Domenica Lauro a Carlotta Rocci – ma non ci voglio dar peso. Ho 70 dipendenti e sono tutti italiani. Questo odio razziale non porta da nessuna parte”. La direttrice, nonostante le difficoltà, infatti è andata dritta per la sua strada e prima di assumere il ragazzo lo ha invitato prima a rinnovare il suo permesso di soggiorno e poi ad iscriversi al centro per l’impiego, affinché i suoi documenti venissero certificati. Una volta sbrigate le pratiche burocratiche, Osahon ha cominciato a lavorare e per ora avrà un contratto non troppo impegnativo di 25 ore. Nel tempo libero si è preso l’impegno di imparare bene l’italiano per poter essere utile anche ai clienti e non solo in magazzino. Insomma un impegno a tutto tondo nel quale questo ragazzo nigeriano ha deciso di tuffarsi con tutto se stesso, con la speranza di dar corpo a quel futuro che immagina nel nostro Paese.
La foto di copertina è tratta dall’articolo di Repubblica, Torino, primo giorno da commesso per il “profugo eroe” che ha sventato la rapina al supermercato
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