Torino, quartiere Santa Rita, seconda circoscrizione, ex quartiere della Torino operaia, negli anni Settanta il “quartiere dei Centomila”, adesso zona residenziale dalle abitazioni comode e confortevoli, piena di verde. Lo stadio granata, poi, fa il resto, colorando dei colori sociali della squadra del Torino ogni sabato e ogni domenica.
Il tessuto demografico di Santa Rita, però, è caratterizzato da una prevalenza di popolazione anziana, la stessa che si è riversata qui dal caotico centro cittadino, spesso e volentieri operai e operaie del Sud accorsi alla corte di mamma Fiat.
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PROGETTO CIVEDIAMO TORINO
Proprio in aiuto degli anziani e delle anziane del quartiere è stato attivato il progetto Ci Vediamo, iniziativa di natura assistenziale, nato in collaborazione tra il Comune di Torino, la seconda circoscrizione e la Compagnia di San Paolo, con l’obiettivo di creare reti di prossimità e spazi di socialità. Fulcro del progetto è uno sportello di assistenza, che prima di tutto è punto di ascolto e raccolta delle sollecitazioni e dei bisogni delle cittadine e dei cittadini: situato nello Spazio Anziani del Condominio Solidale di Via Romolo Gessi, al numero 4, è principalmente un modo per far incontrare la richiesta di assistenza, servizi e condivisione, con l’offerta, volontaria e gratuita, di aiuto e supporto per gli over 70 del quartiere.
Le origini di questo progetto sono riconducibili al 2011, anno in cui è iniziato il finanziamento di un punto d’incontro e informazione che racchiudesse in sé tutta una serie di servizi per la popolazione anziana del quartiere: podologo, parrucchieri e barbieri, infermiere, attività aggregative, lavanderia e stireria, affidando le chiavi di questo incubatore ad una collaborazione proficua tra l’Area Politiche Sociali della Compagnia di San Paolo e la Cooperativa Un Sogno per Tutti, gestore dello Spazio Anziani di via Gessi.
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CIVEDIAMO SANTA RITA TORINO
Spesso, purtroppo, la popolazione anziana dei quartieri lontani dal centro è sola nella quotidianità, al di fuori dei circuiti assistenziali e per questo non riesce sempre a chiedere aiuto anche se si trova in stato di bisogno. Figura chiave nel buon andamento del progetto, in questo senso, sono proprio le cosiddette sentinelle, coloro che, in modo del tutto volontario e gratuito si mettono a disposizione per stringere rapporti e relazioni di aiuto con gli anziani del territorio in cui si muovono. Le sentinelle, appositamente formate e con competenze sviluppate in questo senso, abitano e frequentano gli stessi luoghi dei nonni e delle nonne che usufruiscono dell’intervento: una caratteristica fondamentale per la buona riuscita del progetto è proprio, infatti, la loro presenza capillare. Sono commercianti, medici di base, vicini di casa, altri anziani e anziane autosufficienti che vivono e animano lo spazio anziani, stimolati a essere presenti senza essere invadenti, cercando però di intercettare e anticipare le necessità e le richieste degli over 70.
Lo sportello, in questo senso, funge quasi da filtro e di centro di coordinamento per accogliere le richieste e le sollecitazioni, attivando le Sentinelle e fornendo informazioni e assistenza, nonché relazioni di buon vicinato.
Cuore pulsante del progetto Ci Vediamo, è lo spazio Gessi, sede dello Sportello di Segretariato sociale: lì, operatori e operatrici provvedono al monitoraggio degli utenti, inseriti in un apposito database, telefonano per mantenere il contatto e incrociano la domanda con l’offerta. In tempi di Covid-19, soprattutto, e in seguito alle disposizioni ministeriali, lo Sportello si è spostato in una dimensione virtuale: sono state potenziate le telefonate agli utenti, predisposte circa una ventina di telefonate ogni giorno verso chi era solo, è stato creato un gruppo Whatsapp per nonni e nonne in possesso di smartphone, e si sono organizzate videolezioni di fisioterapia, sostegno psicologico a distanza o videomessaggi da parte delle sentinelle farmacisti.
(Immagini in evidenza e a corredo del testo tratte dalla pagina Facebook del progetto CiVediamo)
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