PRONTO BADANTE TOSCANA
Ci sono pezzi del welfare tutti ancora da costruire, compatibilmente con le risorse finanziarie che devono essere recuperate innanzitutto attraverso i tagli agli sprechi della spesa pubblica. Un esempio di questi pezzi è quello delle badanti, sempre più necessarie con l’invecchiamento della popolazione, l’aumento dell’età media di uomini e donne e delle loro aspettative di vita. Dare un aiuto alle famiglie che non possono permettersi la badante è anche un modo per sostenere, concretamente, le donne, che quasi sempre si fanno carico dell’assistenza agli anziani, senza cercare di indottrinarle con qualche campagna di informazione a favore della natalità.
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CONTRIBUTO BADANTE REGIONE TOSCANA
Una delle eccezioni che smentiscono la regola viene dalla Toscana e si chiama Pronto Badante. Questo progetto messo in campo dalla regione ha l’obiettivo di assistere le famiglie in difficoltà per la presenza in casa di un anziano non autosufficiente, magari malato di Alzheimer. Le persone che hanno compiuto i 65 anni di età, e si trovano in una fase di disagio, possono chiamare un numero verde (800593388) e ricevere assistenza entro le successive 48 ore. L’aiuto può essere solo informativo, attraverso la rete del volontariato locale che collabora al servizio, o anche economico, con un buono da utilizzare per coprire il lavoro occasionale di una badante. La persona anziana e fragile è beneficiaria anche di un importo una tantum di 300 euro, pari a 30 ore di servizio, per le prime necessità
IN TOSCANA IL SERVIZIO PRONTO BADANTE
La terza edizione del progetto è stata avviata in tutta la Regione ed è la testimonianza, come spiega Marco Ghersevich, dirigente regionale di Inps, che “iniziative che vanno incontro alle esigenze delle persone in situazioni di disagio risultano anche efficaci per il benessere del territorio, come del resto i numeri dimostrano”. D’altra parte sono sempre di più le famiglie che hanno bisogno di una badante in Italia. E queste figure professionali sono diventate 1 milione e 655mila in tutto, con un aumento del 53 per cento negli ultimi dieci anni. Speriamo che l’iniziativa della Toscana non resti un caso isolato e si allarghi presto in tutta Italia.
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