Un frutto molto poliedrico, per i benefici sulla nostra salute, che aiuta a proteggerci dalle malattie cardiovascolari e dal diabete, e allo stesso tempo esercita un significativo effetto lassativo, per chiunque ne avesse bisogno. Parliamo della pesca, ricca di carboidrati, proteine, fibre, calcio, fosforo, potassio, ferro e zinco. Per non parlare di vitamina A e dei tanti polifenoli (acidi fenolici, flavonoidi e antocianine). Per non sprecare le qualità della pesca, bisogna stare attenti a tre cose, molto importanti:
- la maggioranza degli antiossidanti è contenuta nella polpa della pesca, che potete utilizzare anche nelle macedonie estive o come ingrediente di gelati e yogurt fatti in casa. In inverno, invece, vi dovete accontentare delle pesche sciroppate: ottime, ma comunque ricche di zuccheri;
- per ottenere il massimo dei benefici della pesca, come spesso avviene con i frutti più ricchi di componenti utili al nostro benessere, mangiate anche la buccia, ricca di sapore e quindi altera in senso positivo, e nemmeno negativo, la sensazione gustosa che si ricava dall’uso a tavola di questo fantastico frutto;
- la pesca, a fronte di un potere saziante molto alto, ha un basso valore energetico, e dunque il suo consumo è molto indicato per le diete alimentari, ciò significa che, specie durante l’estate, quando il caldo ci induce a mangiare sempre più frutta e verdura, la pesca non può mancare sulla nostra tavola.
Indice degli argomenti
Valori nutrizionali
- 85 per cento carboidrati
- 12 per cento proteine
- 3 per cento lipidi
- 1,5 grammi di fibre
- 6,6 milligrammi di vitamina C
- 0,73 milligrammi di vitamina E
- 11 milligrammi fosforo
- 9 milligrammi di magnesio
- 6 milligrammi di calcio
- 0,17 milligrammi di zinco
Calorie
Le pesche sono assai valide nei regimi ipocalorici, dunque adatte a chi voglia perdere peso. La pesca regala un senso di sazietà e dunque evita che si mangi di più. La presenza di tanti sali minerali idrata molto il corpo e la presenza di fibre risulta assai benefica. Una pesca contiene dalle 35 alle 50 calorie. Un apporto calorico poco importante, visto che un etto di pesche conta circa 39 calorie. La pesca ha un basso indice glicemico, è povera di grassi ed è ricca di acqua, circa l’85% del suo peso. Fornisce all’organismo una buona quantità di sali minerali, come fosforo, potassio e calcio. Una pesca somministra il 47% del fabbisogno giornaliero di potassio.
Proprietà e benefici
Le pesche possiedono molte proprietà salutari, assai considerate dalla medicina occidentale. Esse sono digestive, depurative, combattono i vermi e sono ottime per la circolazione del sangue. Le pesche sono ricche di fibre, di acqua e sono povere di grassi. Risultano, dunque, validissime nei regimi dietetici ipocalorici. Le pesche hanno anche tanti antiossidanti che rallentano il processo di invecchiamento; sono diuretiche e altresì abbastanza lassative. Sono ricche di carotenoidi (come tutti gli ortaggi e i frutti che hanno il medesimo colore) e sono pregne di vitamina A che protegge la salute oculare e combatte la presenza di radicali liberi, mantenendo dunque ossigenata la pelle e gli organi del corpo. Essendo ricca anche di vitamina C, la pesca facilita l’assorbimento del ferro. Essa è anche fonte di sali minerali, come il potassio che regola il battito cardiaco e la pressione sanguigna. Le pesche, inoltre, aiutano ad abbassare il colesterolo, regolano il transito intestinale e migliorano la digestione. Contengono selenio che difende le cellule e le ripara dai danni del passare del tempo. Le pesche aiutano a combattere la sensazione di malessere allo stomaco e proteggono la salute della vescica.
Come si mangia?
La pesca andrebbe sempre consumata fresca, magari associata anche ad altra frutta, in una colorata macedonia. Gli orari migliori della giornata per mangiare le pesche sono la mattina a colazione, a digiuno, e durante il pomeriggio, come spuntino, magari abbinate a uno yogurt. Meglio evitare, invece, di mangiare le pesche alla fine dei pasti. Questo frutto è molto adatto anche durante le diete: ogni 100 grammi di pesche forniscono all’organismo appena 35 grammi di calorie.
Varietà
La varietà di pesche presenti in natura è davvero enorme. Vediamo insieme quali sono quelle più rinomate e richieste:
- Pesca gialla: è quella più nota ed acquistata. La sua polpa è gialla e vivace e la sua buccia vellutata.
- Pesca bianca: esteriormente è assai simile a quella gialla ma la sua polpa è più chiara e presenta più filamenti rispetto alla prima.
- Pesca nettarina gialla: viene denominata anche “pesca noce”, la sua buccia è liscia e rossastra e la sua polpa è gialla.
- Pesca nettarina bianca: ha la polpa decisamente bianca.
- Pesca “percoca”: ha una polpa gialla e compatta. Si coltiva nel sud Italia, soprattutto in Campania, in Calabria e in Puglia. Vene adoperata per produrre frutta sciroppata, vini aromatici e succhi di frutta.
- Pesca merendella: ha una buccia liscia che tende al verde con strisce rosse. La sua polpa è molto dolce.
- Pesca tabacchiera (o saturnina): si differenzia dalle altre per la sua forma appiattita. È un frutto dolcissimo.
- Pesca di Bivona: agrigentina, ha una polpa soda, dolcissima e particolarmente aromatica.
- Pesca tardiva di Leonfronte: siciliana, matura in autunno (ecco perché tardiva), ha la buccia gialla e la polpa viene usata per preparare le marmellate.
- Pesca di Verona: marchiate IGP, ha un colore particolarmente deciso, è prodotta come pesca comune o come nettarina.
La pesca noce
La pesca noce o noce pesca si differenzia dalla varietà classica in quanto caratterizzata dalla buccia liscia e lucida, e da una forma leggermente più piccola. Dalla polpa dolce, la pesca noce è ricca di sali minerali importanti come fosforo, magnesio e potassio e contiene, inoltre, vitamina C ed E, oltre ad una buona quantità di antiossidanti, a partire dal betacarotene. Povera di calorie, la pesca noce è ricca di acqua, è facilmente digeribile ed è perfetta per la preparazione di torte e crostate.
L’olio di pesca
L’olio di pesca viene estratto dal nocciolo di questo frutto meraviglioso ed è una risorsa notevole i molti ambiti, specialmente quello cosmetico. Questo olio è particolarmente delicato e nutriente, adatto a coloro i quali hanno una pelle sensibile e facilmente irritabile. Dunque si rivela utilissimo anche per i bambini.
Benefici
L’olio di pesca è un toccasana in caso di esposizione prolungata al sole, quando l’epidermide tende a disidratarsi. Inoltre, l’olio ha anche notevoli proprietà antiossidanti che rendono la pelle elastica e giovane. L’olio si assorbe facilmente, non unge e può essere adoperata anche da chi ha la pelle grassa. Chi soffre di dermatiti, psoriasi ed eczemi, prova, grazie a questo olio, grande sollievo.
Come si usa
L’olio di pesca contiene acidi grassi e vitamina E che combatte in radicali liberi. Ha una profumazione assai tenue e un colore giallo chiaro. È perfetto per effettuare massaggi grazie alla sua texture corposa. L’olio di pesca va utilizzato puro, aggiungendovi oli essenziali oppure mischiandolo ad altri oli vegetali nelle lozioni o nelle creme. L’olio di pesca idrata le labbra screpolate e viene usato come struccante. Se applicato sulle unghie, ammorbidisce le cuticole, leviga la lamina ungueale e nutre la pelle. Se utilizzato sui capelli, sigilla le doppie punte. Chi soffre di particolari allergie non dovrebbe utilizzare questo olio o comunque farlo solo dopo aver consultato il proprio medico curante.
Dove si compra
L’olio di pesca si può acquistare nelle erboristerie e sulle piattaforme online che vendono prodotti naturali per il corpo. In particolare, nelle erboristerie, l’olio di pesca, considerato assolutamente vegetale, viene suggerito per i trattamenti alle pelli secche, irritabili e sensibili.
Controindicazioni
Non si conoscono effetti collaterali importanti legati al consumo di questo frutto. La pesca fermenta e dunque sarebbe meglio consumarla lontano dai pasti perché potrebbe interferire con la digestione. È consigliato non bere troppa acqua quando si mangiano le pesche perché potrebbero generarsi gonfiori. Ad essere nocivo è il nocciolo di questo frutto, perché contiene amigdalina, sostanza tossica per l’organismo umano. Essa infatti quando viene a contatto con gli enzimi della flora batterica genera effetti negativi.
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