Il grano duro sin dall’antichità ha giocato un ruolo fondamentale nell’evoluzione del genere umano. Con questo cerale di fatto nasce l’agricoltura e sono davvero tantissime le popolazioni antiche che lo consideravano un dono degli dei. In India si credeva che fosse un presente dato all’umanità dal dio Brahma, in Egitto da Iside, in Grecia da Demetra e in Sicilia dalla divinità ‘Cerere‘, da cui il nome “cereale”. Ovviamente sono molti anche i riferimenti biblici dove le spighe di grano vengono identificate con l’abbondanza della terra.
Indice degli argomenti
Differenze tra grano duro e grano tenero
Le differenze tra il grano tenero, decisamente più utilizzato, e il grano duro, sono diverse. La più importante è la seguente: il grano tenero ha spighe sottili, con chicchi piccoli e leggeri, con un colore che va dal bianco al giallo tenue. La sua farina è molto adatta per la produzione di pane, dolci e prodotti da forno. Il grano duro ha spighe tozze, chicchi più pesanti con colore ambrato. La farina ottenuta dal grano duro è ideale per pasta e gnocchi.
Benefici
La buona salute passa dalle nostre abitudini alimentari. Per questa ragione se avete problemi di funzionamento del vostro intestino o dovete ridurre il colesterolo è il caso di iniziare a usare il grano duro. I cereali integrali, se presi con continuità, a partire da tre volte alla settimana, rappresentano infatti un significativo toccasana per la nostra salute. Secondo le ricerche scientifiche i benefici più importanti vanno in tre direzioni. Si abbassano del 20 per cento i rischi delle malattie cardiocircolatorie, dall’ictus all’infarto; crolla il pericolo dei tumori gastro-intestinali, di circa il 40 per cento; diminuiscono anche le probabilità del diabete.
Valori nutrizionali
Cento grammi di grano duro sviluppano 312 calorie. E inoltre:
- 63 grammi di carboidrati
- 54 grammi di amido
- 13 grammi di proteine
- 9,8 grammi di fibre
- 3,2 grammi di zuccheri solubili
Proprietà
Il grano duro può vantare anche sali minerali e vitamine, ben localizzate nella parte estrema del chicco. Specie la vitamina E, il complesso vitaminico del gruppo B, l’acido folico e il betacarotene. Inoltre il grano duro è ricco di sali minerali quali il magnesio, il calcio e lo iodio. E di proteine. Ecco perché il germe in esso contenuto protegge le cellule dai radicali liberi, è antinfiammatorio e antibatterico. Se consumato integrale, come suggeriamo, il grano duro promuove il corretto funzionamento dell’intestino e rafforza la flora batterica. Protegge dall’insorgenza del tumore al colon e può ridurre i livelli di colesterolo (in quanto non ne possiede alcuna quantità) e di glicemia nel sangue. Il consumo di chicchi crudi macinati al momento e uniti alla colazione, aiuta il fegato a svolgere la sua funzione depurativa, svolge un’azione cardioprotettiva, antinfiammatoria e antivirale.
Controindicazioni
Due sole, importanti controindicazioni: il grano duro è assolutamente proibito in caso di celiachia, ed è controindicato in caso di intolleranza al glutine o al frumento. Infine, il grano duro ha un effetto lassativo, e quindi potrebbe provocare problemi a chi soffre di colite.
Leggi anche:
- Grano tenero: proprietà, benefici e usi in cucina
- Grissini fatti in casa: l’antica ricetta piemontese
- La pasta integrale fa dimagrire?
- Pane carasau: la ricetta per farlo in casa
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.