Prostatite: cause, sintomi e prevenzione

tIPIPer proteggere la prostata bisogna bere molto, fare attività fisica e bagni caldi, mangiare frutta e verdura. Ma anche il sesso fa molto bene

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La prostatite è un’infiammazione della prostata, molto diffusa: colpisce tra il 30 e il 50 per cento degli uomini ancora attivi sessualmente, e quasi tutti gli uomini che arrivano 80 anni.

Cos’è

La prostatite si manifesta con bruciori, difficoltà nella minzione, sensazione di malessere generale. La prostatite si manifesta quando la ghiandola prostatica si infiamma. La prostata è una ghiandola presente nell’uomo che secerne secreto prostatico, un fluido che durante l’eiaculazione, nell’uretra, si fonde con lo sperma prodotto dai testicoli per dare origine al liquido seminale.

Tipi di prostatite

La prostatite può essere di diverse tipologie:

  • Prostatite acuta
  • Batterica cronica
  • Abatterica cronica
  • Prostatite infiammatoria asintomatica

La prostatite, quando asintomatica, resta latente senza che il paziente possa sperimentare sintomi riferibili. Proprio a causa di questa caratteristica, in genere, viene scoperta in ritardo, spesso indagando per altre condizioni.

Cause

Tra le cause condivise da tutti i tipi di prostatite ci sono alcuni aspetti sbagliati dei nostri stili di vita: il fumo, l’alcol, lo stress, la sedentarietà, i rapporti sessuali non protetti. Poi ci sono cause che variano per ogni tipo di prostatite.
Le cause possono essere del tutto differenti tra ogni tipologia di prostatite. La prostatite acuta batterica, ad esempio, è dovuta a un’infezione batterica a carico delle vie urinarie. I batteri possono essere trasmessi a causa di rapporti sessuali o per una proliferazione di diversa natura. La prostatite cronica batterica, invece, è causata dalla proliferazione dei batteri a livello della prostata, ma con un’alta recidività. Per quanto riguarda la prostatite cronica abatterica, si manifesta con sintomi che non sono riconducibili a cause specifiche. Di fatto, tutti i test clinici di controllo non rilevano batteri patogeni all’interno della ghiandola. Il paziente potrebbe iniziare a sperimentare alcuni sintomi che nel tempo potrebbero attenuarsi, scomparire o ricomparire.
Se a insorgere è la sindrome dolorosa del pavimento pelvico, le cause potrebbero essere diverse. Questo disturbo potrebbe essere correlato ad un primo episodio di prostatite, ma anche in seguito a ragadi ed emorroidi, o anche dopo un periodo di stress elevato.

Sintomi

La prostatite può manifestarsi con molteplici sintomi e, in genere, comprendono:
  • Irritazione urinaria
  • Ostruzione e dolore alle vie urinarie
  • Urgenza nella minzione
  • Sensazione di svuotamento vescicale incompleto
  • Nicturia
  • Eiaculazione dolorosa
  • Iperpiressia
  • Incontinenza

I sintomi possono presentare anche dolore al pene o ai testicoli.

Prostatite acuta

La prostatite acuta batterica ha origine da un’infezione batterica della ghiandola prostatica. Si manifesta, nella maggior parte dei casi, con sintomi come:

  • Febbre
  • Brividi
  • Malessere generale
  • Mialgia

La prostata del paziente è dolente e può presentare edemi. La ghiandola può presentarsi anche come molliccia, indurita o una combinazione di queste.

In alcuni casi, si manifesta con una sindrome settica generalizzata che può portare ad avere episodi di tachicardia, tachipnea e, talvolta, ipotensione.

La prostatite acuta batterica può avere anche sintomi più specifici, come i seguenti:
  • Febbre
  • Brividi di freddo
  • Urgenza minzionale, specie la notte
  • Dolori muscolari
  • Dolore durante la minzione
  • Flusso urinario ridotto
  • Dolore nella parte bassa della schiena, attorno all’ano e all’inguine, e nella zona genitale

Prostatite cronica

La prostatite cronica batterica è poco comune ed è innescata da una proliferazione batterica locale che può coinvolgere anche le vescicole seminali, i dotti deferenti e i testicoli. Al momento attuale, ancora non è chiaro come i batteri riescano a penetrare nella ghiandola prostatica, rendendo più complesso trovare misure di prevenzione.
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La prostatite cronica abatterica, al contrario, può esordire a ogni età, anche se in genere si manifesta negli uomini over 25. L’esordio sintomatico non è imputabile a cause rilevabili e ancora oggi non si comprendono appieno le cause che portano alla sua comparsa.

Prostatite infiammatoria

La prostatite infiammatoria è asintomatica e, come già accennato, in genere, viene scoperta casualemente, mentre si indaga su altre patologie. Si scopre, in particolare, quando nelle urine sono presenti globuli bianchi.
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Diagnosi

Scoprire se si è affetti da prostatite passa per due esami principali:

  • Esame delle urine
  • Massaggio prostatico (solo se non si tratta di prostatite batterica acuta)

Le diagnosi sono di tipo clinico e possono essere verificati solo attraverso dei test effettuati da medici competenti.

Nei pazienti febbrili con prostatite batterica acuta, in genere, sono presenti globuli bianchi e batteri all’interno del campione urinario.

Se gli antibiotici non sono efficaci nel trattamento dei pazienti con prostatite batterica acuta o cronica, potrebbe rendersi necessario sottoporsi ad un’ecografia transrettale. Talvolta, il medico può anche richiedere la cistoscopia, per escludere un ascesso prostatico o la distruzione o l’infiammazione delle vescicole seminali.

Rimedi

Le migliori soluzioni per alleviare il dolore o i sintomi della prostatite sono:

  • Fare bagni caldi;
  • Cambiare le abitudini alimentari;
  • Incrementare le quantità di liquidi giornalieri;
  • Favorire l’eiaculazione: questo aiuta il drenaggio della prostata e il rilassamento muscolare;
  • Infiltrazioni dei nervi pudendi o della prostata.

Trattamenti

Ogni prostatite deve essere curata in base al tipo di problema specifico che si presenta. È chiaro che per le forme di prostatite batterica si interviene con antibiotici, in genere per via orale, che vada ad eliminare la tipologia di batterio che ha dato vita all’infezione.

Le prostatiti batteriche croniche possono essere accompagnate anche da farmaci antinfiammatori, miorilassanti e alfa-adrenergici bloccanti.

Nel caso, invece, della prostatite batterica acuta nei pazienti non tossici, i trattamenti possono avvenire senza necessità di ospedalizzazione. I trattamenti prevedono:

  • Somministrazione di antibiotici
  • Allettamento
  • Assunzione di analgesici
  • Somministrazione di emollienti
  • Idratazione

Eventuali terapie aggiuntive possono prevedere anche l’uso di FANS o di alfa-bloccanti. È raro che si possa verificare un ascesso prostatico, condizione che richiede un drenaggio chirurgico.

Le prostatiti asintomatiche, invece, non necessitano di trattamento.

Prevenzione

Prevenire, in questi casi, non è sempre semplice, dato che nella maggior parte dei casi non si comprende come abbia origine questo disturbo. Tuttavia, è consigliabile evitare tutte quelle attività che potrebbero aumentare il rischio di traumi perineali. Gli specialisti consigliano anche un’attività sessuale regolare e sicura. Un’altra cosa che va molto bene, in termini preventivi, per la buona conservazione della prostata è bere molto e spesso. Nel caso che però ci siano problemi di risveglio notturno per urinare, può essere utile evitare di bere acqua la sera e comunque andare sempre in bagno per urinare prima di mettersi a letto per dormire.

Una buona idratazione, consumare cibi salutari, come frutta e verdura, ma anche condurre uno stile di vita salutare e attivo. Ma vediamo meglio quali sono i regimi alimentare che sarebbe bene adottare.

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C’è un esame, molto facile trattandosi di un semplice prelievo del sangue, diventato fondamentale per prevenire i problemi alla prostata, fino al tumore: il PSA. E’ un valore che, quando non è corretto, segnala in modo tempestivo, rapido e precoce, che qualcosa non va alla prostata. Il valore del PSA, dopo i 50 anni, andrebbe inserito all’interno degli esami di routine da ripetere ogni 12 mesi.

Il sesso fa bene alla prostata?

L’attività sessuale, purché fatta in condizioni di sicurezza se si cambia spesso la partner, è sicuramente una fonte di protezione per l’uomo rispetto al rischio della prostatite. L’eiaculazione, infatti, favorisce il drenaggio della prostata, e quindi la sua pulizia, e aiuta il rilassamento. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che le persone che hanno un’attività sessuale regolare o anche abbondante, presentano meno possibilità di ammalarsi di prostatite. Inoltre, un numero elevato di eiaculazioni, tra tre e quattro volte alla settimana, riduce il rischio di tumore prostatico di circa il 30 per cento rispetto a chi eiacula solo una volta alla settimana.

Prostatite e alimentazione

L’alimentazione è alla base della nostra salute e anche per la prostatite, può migliorare e favorire la guarigione, insieme alle terapie suggerite dal medico, in un tempo ridotto.

Gli specialisti consigliano di rivolgersi ad un nutrizionista o un altro professionista nel campo per impostare una dieta che valuti un buon rapporto tra Omega-3 e Omega-6.

Il regime alimentare preferibile sarebbe quello che prevede:

  • Una riduzione di zuccheri
  • Un minor apporto di acidi grassi saturi e grassi totali
  • L’aumento di cibi ricchi di Omega-3
  • Una diminuzione o, in casi, esclusione, di carni fresche o conservate, insaccati, formaggi grassi e salumi, uova, fritture, dolci, farine raffinate e bevande zuccherine.

I cibi da prediligere, in generale, sono:

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