PROTEZIONE API –
Dopo l’America tocca alla Francia. Il ministro socialista dell’Ecologia, Ségolène Royal, scende in campo con un piano nazionale per bloccare la strage delle api: milioni di investimenti per finanziare nuovi alveari, ripristino delle zone di crescita degli insetti come i parchi e i giardini pubblici, norme più severe per l’uso dei pesticidi ,specie i neonicotenoidi, e recupero di spazi verdi per le impollinazioni. Ovunque. Perfino lungo le autostrada dove diminuiranno le falciature delle isole di piante selvatiche proprio per consentire una più lunga fioritura e un maggiore spazio al delicato processo di impollinazione.
LEGGI ANCHE: Obama scende in campo per salvare le api, 50 miliardi di dollari per fermare la strage
LEGGE PROTEZIONE API –
La presa di posizione del governo francese arriva dopo che sono stati pubblicati gli ultimi dati sulla distruzione degli alveari e sui danni, per l’intero sistema agricolo, legati alla scomparsa delle api. Le perdite in Francia oscillano attorno al 30 per cento degli alveari, con punte in alcune zone del 60 per cento. In valore economico si tratta di 1,5 miliardi di euro persi ogni anno, ai quali bisogna aggiungere il crollo di alcune produzioni, come il miele che quest’anno è diminuito del 32 per cento. Le api, ricordiamolo, sono essenziali per la fioritura di una serie di frutti, dalle ciliegie alle pesche, e anche per pomodori e mandorle, la cui produzione in America è entrata in crisi.
PROTEZIONE DELLE API IN ITALIA –
Quanto all’Italia, le nostre perdite viaggiano attorno ai 200mila alveari l’anno, e l’unico intervento concreto del governo è stato quello di istituire un albo con il censimento degli alveari e dei punti critici. Il grande Albert Einstein diceva: «Se l’ape scomparisse dalla faccia della Terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita». Forse esagerava, ma certo aveva capito il disastro al quale stavamo andando incontro.
PER APPROFONDIRE: Cosa succederebbe se sparissero le api? Le conseguenze sulla produzione alimentare
Vuoi conoscere una selezione delle nostre notizie?
- Iscriviti alla nostra Newsletter cliccando qui;
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite;
- Seguici su Facebook, Instagram e Pinterest.