La lingua dei segni entra nelle scuole. Un modo dirompente per abbattere le barriere e avvicinare i sordomuti alla normalità, grazie all’uso della lingua dei segni italiana (LIS) e della lingua dei segni italiana tattile (LIST).
PUGLIA E LINGUA DEI SEGNI
La lingua dei segni, sulla base di una legge regionale, viene insegnata in tutte le scuole medie della Puglia, grazie a un accordo tra la regione e l’Ente nazionale sordi (Ens). Il progetto, unico in Italia, consente ai sordi di non avvertire disagio e discriminazione per la loro condizione e amplia la platea di coloro i quali possono imparare la lingua dei segni, per poi svilupparla, dopo la scuola, come la base di un’attività professionale.
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LINGUA DEI SEGNI CORSO DI LAUREA
In Italia esiste, infatti, anche un corso di laurea dedicato proprio alla lingua dei segni. Fa parte delle proposte dell’università La Sapienza di Roma, all’interno del Dipartimento di Lettere e Culture Moderne. Un ciclo di studi che consente diversi sbocchi professionali, come per esempio:
- Ospedali e strutture sanitarie
- Sportelli pubblici
- Uffici e strutture dedicate al turismo
- Aziende che hanno investito sul tema dell’inclusione.
Fonte immagine di copertina: Ente Nazionale Sordi ETS-APS
LE SCUOLE DA VALORIZZARE:
- Verona: la scuola primaria senza voti
- La scuola sull’albero a Cesano Maderno
- Montessori: la scuola che insegna il silenzio
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