Qualità della vita in Italia: Pordenone prima, Foggia all’ultimo posto in classifica

Secondo ItaliaOggi, il monitoraggio annuale dell’Università La Sapienza di Roma, Trento e Vicenza chiudono il podio. mentre per quanto riguarda le grandi aree urbane, Milano scende alla posizione 45 e la Capitale è al 50esimo posto

QUALITÀ VITA ITALIA 2020

Piccoli centri, tendenzialmente al Nord, con parecchie aree verdi, sicuri, e dove i servizi pubblici sono efficienti. È questo l’identikit dei posti dove è meglio vivere in Italia, stilato dalla ventiduesima edizione di ItaliaOggi, la classifica annuale dell’Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni, che mette in fila le città italiane misurando la qualità della vita. La migliore in assoluto, per l’edizione 2020, è risultata essere Pordenone, seguita da Trento e Vicenza. Molto indietro i grandi centri come Milano (45esima), Roma (50esima) e Napoli (103esima).

QUALITÀ VITA ITALIA 2020

Ai piedi del podio c’è Padova, che passa al quarto posto rispetto all’11esimo dello scorso anno. La Città che però ha guadagnato il maggior numero di posizioni è Ascoli Piceno, che dalla 37esima posizione balza in quinta posizione, sulla scia dei piazzamenti conseguiti nella dimensione della sicurezza sociale (è terza) e reati e sicurezza (è prima). Alcune delle altre categorie prese in esame sono: affari e lavoro, ambiente, sicurezza sociale, istruzione formazione capitale umano, reati e sicurezza.

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ITALIAOGGI CLASSIFICA 2020

Per quanto riguarda le posizioni di fondo, Foggia si piazza all’ultimo posto perché risultano particolarmente scadenti le valutazioni in ben sette dimensioni su nove. Precedono la città pugliese Crotone, mentre Agrigento sale due gradini. In generale la qualità della vita è risultata buona o accettabile in 60 su 107 province italiane, poco più della metà.

QUALITÀ DELLA VITA EFFETTO COVID

Quest’anno, la classifica, tiene conto anche della pandemia in corso. Le province più colpite dalla prima ondata del coronavirus sono infatti quelle che hanno perso più posizioni. Bergamo, ad esempio, scende dal 26esimo posto dell’anno scorso al 40esimo di quest’anno. Lodi indietreggia di 37 posizioni, Milano di 16, Piacenza di 41 e Cremona addirittura di 46.

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