Il nostro corpo è imbottito di plastica, come i pesci. Arriva innanzitutto dagli additivi attraverso tre porte di ingresso: l’intestino, i polmoni e la pelle. Ma anche da prodotti che utilizzano i Pfas e da quelli che utilizziamo per l’igiene personale. Ormai esiste una letteratura di studi scientifici che evidenziano la presenza di plastica e microplastiche nei vari punti del nostro corpo, a partire da una recente indagine realizzata per conto della ong svizzera Food Packaging Forum Foundation. Mediamente, ognuno di noi ingerisce qualcosa come 5 grammi di plastica alla settimana, l’equivalente del peso di una carta di credito. Ma dove si posiziona la plastica nel nostro corpo? E quali danni comporta?
Indice degli argomenti
Cervello
Le microplastiche inalate possono arrivare nel cervello tramite il bulbo olfattivo, l’area cerebrale che percepisce gli odori e i profumi. Uno studio brasiliano dell’ottobre 2024 ha rintracciato microplastiche nel bulbo olfattivo di 8 corpi su 15 sottoposti ad autopsia.
Sangue
Nel sangue sono state trovate tracce di Pet, polietilene, polistirene. Uno studio condotto da alcuni scienziati dei Paesi bassi e del Regno Unito ha individuato la presenza di plastica nel sangue di 17 donatori sani su 22; mentre sui polmoni sono state rinvenute microplastiche in 11 dei 13 campioni di tessuto polmonare prelevati. Altre ricerche dimostrano che il tasso di assorbimento nel sangue è più alto del tasso di espulsione attraverso reni e tratto biliare e questo può avere effetti negativi sul sistema immunitario.
Capelli
In questo caso la fonte delle particelle di plastica trovate è rappresentata da shampoo, balsamo, sapone e altri prodotti cosmetici.
Cuore e arterie
La plastica si concentra nelle placche aterosclerotiche che si formano nella carotide. Tuttavia, uno studio recente pubblicato su Environmental Science & Technology ha portato alla luce una novità: la presenza di microplastiche nei tessuti muscolari cardiaci.
Polmoni
Fibre soprattutto di polipropilene (Pp) e Polietilene tereftalato (Pet) rinvenute in tutte le regioni polmonari. Inaliamo le particelle nell’aria prodotte dall’usura di tessuti e oggetti
Fegato e milza
Sono state trovati 6 tipi di plastiche, innanzitutto bisfenolo A, nel fegato e nella milza di malati di cirrosi. Non è chiaro un eventuale nesso con la malattia. Una conferma di risultati già individuati da uno studio dell’American Chemical Society.
Sistema immunitario
Tracce nei reni e nell’urina di polietilene (dalle bottiglie e dai contenitori e pellicole per il cibo) e polisterene (dal packaging o bicchieri di plastica)
Feci
Anche qui sono state trovate microparticelle di plastica.
Colon
Filamenti e fibre di policarbonato, poliammide e polipropilene (ingerite col cibo) sono presenti in modo ubiquo nel colon.
Latte materno
Rilevata la presenza soprattutto di poliammide e poliuretano. L’acqua e l’uso di creme e dentifricio risultano essere fonti dì microplastiche per le donne in gravidanza.
Pelle
È uno dei punti di ingresso delle microplastiche da creme e cosmetici
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