Quanto costa mantenere un figlio: 175mila euro fino a 18 anni

In Italia costa il triplo rispetto ad Australia e Francia. E la natalità ne risente: nel nostro Paese il numero di figli per donna è sceso a 1,24

Quanto costa crescere un figlio in Italia: la stangata per le famiglie italiane
Fare un figlio, e accompagnarlo fino al giorno nel quale diventa autonomo, è sempre più un lusso. Tra le tante statistiche con le cifre di questa spesa, che ovviamente varia da famiglia a famiglia, ma anche sulla base del luogo dove si vive, adesso c’è anche una certificazione d’autore. I calcoli della Banca d’Italia, secondo la quale il costo di un figlio nel nostro Paese è pari a 640 euro al mese.

QUANTO COSTA MANTENERE UN FIGLIO

Se partite da questa cifra, avete già un’idea dell’impegno finanziario e dei costi per educare un figlio: 640 euro valgono circa la metà di tanti stipendi e quindi di fatto prosciugano una buona parte delle entrate delle famiglie. In questa cifra ci dovete mettere le spese per i primi anni, dalla culla al passeggino, dalle pappe ai giocattoli. Poi arrivano le rette scolastiche, le visite del pediatra, gli alimenti un tantino più sofisticati. Ed ai 640 euro mensili bisogna aggiungere le spese generali per la casa, a partire dai costi per l’energia domestica. L’unica consolazione è che, secondo la Banca d’Italia, la spesa per i figli è differita su base territoriale: più alta al Nord, più bassa nel Centro-Sud, dove, per esempio, i costi per la spesa e per le case sono decisamente più bassi.

QUANTO SI SPENDE PER UN FIGLIO

Ma quanto costa in generale crescere e mantenere un figlio? Esistono diverse statistiche che calcolano la spesa per mantenere un figlio in Italia: la media, tenendo conto delle variabili legate al reddito familiare, è di 175.642 euro fino ai 18 anni di età. Con un aumento generale della spesa pari a oltre il 25 per cento negli ultimi vent’anni. Ecco perché le iniziative di baratto destinate anche ai bambini sono sempre più apprezzate. La stangata per le famiglie italiane va dalla culla all’università e non conosce tregue. Durante il primo anno di vita, per esempio, un bebè assorbe 460 euro per la culla, oltre mille euro per i pannolini, 3.400 euro per latte e pappe, 2.500 euro per vestiti e calze.

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COME MANTENERE UN FIGLIO

Poi ci sono i costi dell’educazione e dell’assistenza, a partire dalla scuola, i viaggi, lo sport, i trasporti. Ovviamente le differenze sono enormi sulla base del reddito e anche in questo senso la Grande Crisi ha allargato la forbice tra i più ricchi, una ristretta minoranza, e la maggioranza delle famiglie. Nel 1996 le famiglie più ricche spendevano per i figli il doppio di quelle meno fortunate; oggi il rapporto è schizzato a 2,7 a 1.

COSTI DI UNA FAMIGLIA ISTAT

L’Istat ogni anno aggiorna i costi di una famiglia, comprendendo tutte le voci di spesa del budget familiare. L’ultimo aggiornamento calcola il costo complessivo di una famiglia, nel 2022, in 3.249 euro al mese, con un aumento di 414 euro (+ 14,6 per cento) rispetto al 2019, primo anno pre-covid 19. Una famiglia con due figli spende 3.421 euro al mese (con un aumento del 5,3 per cento rispetto al 2019), e una famiglia con tre figli arriva a 3.649 euro (con un aumento del 6,6 per cento).

I PAESI DOVE MANTENERE UN FIGLIO COSTA MENO

Una ricerca cinese dello YuWa Population Institute, del 2024, mette in relazione il costo di mantenimento di un figlio con il pil pro-capite (la ricchezza di ogni cittadino) e la curva demografica. I risultati per l’Italia sono più che sconfortanti. Da noi crescere un bambino costa il triplo rispetto all’Australia e alla Francia, il doppio nei confronti della Svezia. Il costo di un figlio, rispetto al pil pro-capite, è più alto soltanto in Corea del Sud e in Cina.

COSTO DEI FIGLI E CRISI DEMOGRAFICA

Ovviamente i costi così alti per mantenere un figlio scoraggiano la natalità e portano dritti alla crisi demografica, laddove in Italia il numero di figli epr donna è sceso a 1,24. La studio cinese dimostra una relazione quasi matematica tra il costo del figlio, rispetto al pil pro-capite, e il tasso di natalità: dove la spesa è più alta, il tasso di natalità si abbassa, e viceversa.

TAGLIO COSTI FAMIGLIA

In questo quadro, sempre stando ai rilevamenti dell’Istat, per reggere l’urto dell’aumento dei costi familiari, gli italiani hanno tagliato altre spese. E non si tratta soltanto di articoli voluttuari, come per esempio l’abbigliamento, ma anche spese per cultura, scuola e salute

GLI AIUTI DELLO STATO ALLE FAMIGLIE

Quanto agli aiuti pubblici per le famiglie l’Italia, nonostante le tante promesse dei vari governi, è agli ultimi posti della classifica europea: appena il 16 per cento del prodotto interno lordo. Record negativo tra i paesi dell’Unione. E questo nonostante i tanti bonus, piuttosto disordinati, che vengono distribuiti alle famiglie bisognose.

COSÌ ALL’ESTERO AIUTANO LE MAMME A CRESCERE I FIGLI:

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